Per la cerva Claretta «per ora è meglio il ricovero a Sedico»
La mobilitazione per riportarla a casa fa muovere il sindaco che negozia il “rilascio” in primavera

Claretta la cerva ritornerà in valle
COMELICO SUPERIORE. La notizia non farà per nulla piacere alla stragrande maggioranza dei paesani: almeno per un po’, la cerva Claretta non tornerà in Comelico. A fare il punto della situazione, dopo la mobilitazione di massa dei giorni scorsi (che peraltro sui social continua) è in prima persona lo stesso sindaco di Comelico Superiore, Marco Staunovo Polacco, che sulla vicenda dell’allontanamento dell’animale dalla vallata ha tenuto nelle scorse ore un vertice con corpo forestale e polizia provinciale.
Il Comelico si mobilita per salvare Claretta la cerva
«Abbiamo convenuto che, in questo momento, esistono delle motivazioni specifiche che ci hanno spinto a valutare l’opportunità di lasciare Claretta per un paio di mesi a Sedico, dove oggi è tenuta dalla polizia provinciale in condizioni eccellenti. A primavera, poi», cerca di rassicurare il sindaco, «valuteremo come e dove riposizionare l’animale nel suo habitat naturale. Si tratta infatti di un cervo e, dunque, di un animale selvatico che necessariamente dovrà tornare a vivere libero. Sicuramente lo farà tra i boschi del Comelico, questo posso assicurarlo, ma non sappiamo quando».

Il primo cittadino ripercorre la vicenda che ha portato all’allontanamento dell’animale dalla frazione di Sega Digon dove era solito vagare tra le case, coccolato e sfamato dai residenti a base di mele.
«Non è vero che non ci sono state segnalazioni, al contrario ce ne sono state più di una al punto che la polizia provinciale è dovuta necessariamente intervenire per ottemperare alle disposizioni vigenti nel proprio regolamento. Anche il riposizionamento della cerva in natura ora richiede una specifica procedura da seguire; ecco perché, già nelle prossime ore, risentirò corpo forestale e polizia provinciale per individuare una soluzione ampiamente condivisa. La migliore al momento, apprezzata anche dagli stessi residenti che in questi giorni hanno protestato per l’allontanamento di Claretta, è quella di tenerla ancora per un po’ a Sedico e poi con l’arrivo della primavera riportarla in Comelico. Questa tesi è avvalorata anche da un altro fatto, non meno importante di altri: l’animale ha evidentemente perso le proprie caratteristiche di selvaticità confermate dall’abituale vicinanza a case ed esseri umani; dunque rimettere la cerva in natura oggi, con tanta neve e temperature rigide, in una condizione fisica non ottimale dovuta anche ad una età piuttosto avanzata, potrebbe essere una cosa piuttosto deleteria».

Staunovo Polacco nel frattempo ha anche incontrato i vertici del movimento spontaneo nato in paese e presto proliferato su Facebook che rivuole Claretta in Comelico.
«Comprendo perfettamente le loro ragioni, anche io sono particolarmente affezionato a Claretta; ma, ripeto, ci sono procedure specifiche da tenere in considerazione che vanno oltre l’affetto spontaneo nei confronti dell’animale. Piuttosto sarebbe il caso, quando Claretta tornerà in paese, di evitare di darle da mangiare nei pressi della statale, col rischio di generare incidenti; bisognerà attirarla in zone più interne e per questo più sicure».
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