Per la funicolare Vaccari brucia le tappe
«Intanto chiariamo questo aspetto: eliminare gli ascensori non ridurrà l’agibilità del teatro né influenzerà il suo recupero, ormai in dirittura d’arrivo». Gianvittore Vaccari distilla le parole ma, senza ancora dichiararlo esplicitamente, conferma che tutto il suo staff di tecnici è al lavoro per valutare il progetto della funicolare. «Ne parleremo presto, intanto vogliamo chiarire che per adesso non emergono controindicazioni».
Blitz a Lubiana. Resta confermata la visita alla capitale della repubblica Slovena, forse già la settimana prossima. Il sindaco e alcuni tecnici vogliono vedere di persona l’impianto inaugurato nel settembre scorso perché quello di Feltre gli assomiglierebbe in tutto e per tutto, tranne piccoli dettagli.
Caustico Brambilla. «Non c’è bisogno che Vaccari vada a Lubiana, può vedere una funicolare anche a Mondovì. Ha un bellissimo impatto sul centro». Così, con una buona dose di sarcasmo, l’ex sindaco Brambilla commenta la notizia che i “suoi” ascensori potrebbero essere accantonati. «Ma a Feltre la funicolare non si può fare», è sicuro Brambilla. «La Soprintendenza ha già dato un indirizzo preciso al progetto per l’accesso meccanizzato al centro. Tra l’altro non c’è il tempo per fare una rivoluzione di questo tipo. Cambiando ancora le carte, si rischia di perdere il finanziamento della Regione».
Una montagna di dubbi. Per Vaccari e i suoi si annuncia un percorso tutto in salita. La realizzazione della funicolare dovrà superare un bel po’ di ostacoli. Il primo è proprio quello delle autorizzazioni. La Soprintendenza che aveva bocciato la scala mobile dirà di sì ad un impianto esterno? Secondo i tecnici sì, perché il percorso della funicolare è diverso e anche il suo impatto sul bosco Drio le rive. In quanto al castello, che è proprietà demaniale, non sembrano esserci ostacoli: «La fermata dell’impianto ricadrebbe su un’area comunale», dice il sindaco Vaccari. Semmai in un secondo momento si chiederanno le autorizzazioni per l’uso del castello a fini turistici, com’è successo per le Scuderie napoleoniche trasformate in biblioteca. Sembrano superati anche i dubbi sulla compatibilità della funicolare con il nuovo piano urbanistico. Nella relazione dei tecnici - stando ai progettisti che consigliano Vaccari - è esplicitamente previsto un impianto di risalita.
I costi. Dagli ascensori alla funicolare, la spesa si riduce a quasi un terzo. Ma c’è un problema di opportunità da valutare. L’amministrazione Brambilla ha pagato fior di parcelle ai tecnici e con l’accantonamento del progetto quella spesa si rivelerebbe inutile. Il comune potrebbe essere chiamato a risponderne alla Corte dei conti? Anche in questo caso sembra che la risposta sia no. Il caso dell’ex Dal Piaz insegna. Per la riqualificazione del liceo erano stati spesi 180 milioni di lire ma poi il progetto venne accantonato. E nessuno è mai stato chiamato a rispondere di quello sperpero.
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