Per la ricettività nelle zone montane 12,5 milioni di euro

L’assessore Caner: «Così rilanciamo l’offerta in queste aree» Le imprese avranno tre mesi per presentare le domande
Di Francesco Dal Mas

BELLUNO. Tre mesi, non un giorno in più, per chiedere il contributo all’interno di quei 12 milioni e mezzo che la Regione ha messo a disposizione della ricettività alberghiera.

Non riguardano solo Cortina, in relazione ai Mondiali 2021, come qualcuno nei giorni scorsi aveva interpretato, ma tutte le zone montane del Veneto, quindi, Belluno, Treviso, Vicenza e Verona. La relativa deliberazione è avvenuta ieri da parte della giunta Zaia, su indicazione dell’assessore al turismo Federico Caner. Si tratta, in altre parole, del “Fondo speciale per le Dolomiti e la montagna veneta”, che ha una dotazione di 12,5 milioni di euro: 9 milioni destinati agli aiuti “de minimis”, cioè contributi fino a un massimo di 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari, e 3,5 milioni per quelli compatibili con il mercato interno, cioè contributi per investimenti di importo compreso tra 0,5 e 1,5 milioni di euro.

La linea di intervento in regime di aiuto “de minimis” è destinata alle piccole e medie aziende di montagna, ossia strutture ricettive di tipo alberghiero, villaggi turistici, campeggi, alloggi turistici, case per vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, bed & breakfast, rifugi alpini perché possano accedere ad investimenti strutturali di dimensioni e spesa limitate.

L’altra linea è destinata ad alberghi, villaggi-albergo, residenze turistico-alberghiere e alberghi diffusi, rientrando fra i regimi di aiuti compatibili con il mercato interno, segue le regole della Comunità europea. Con questi contributi non si potrà costruire granchè, ma sicuramente sarà possibile migliorare l’offerta di soggiorno e accoglienza, attraverso restauri e ampliamenti edilizi, il potenziamento tecnologico, l’efficientamento energetico, la realizzazione di aree di benessere e piscine, il conseguimento della certificazione ambientale. Si tratta, infatti, di interventi contributivi in conto capitale, accompagnati dall’attivazione di un fondo di rotazione, e in un fondo di garanzia e controgaranzia.

Attenzione, a scanso di equivoci va precisato che le due linee di intervento sono fra loro alternative e non cumulabili, pertanto ogni richiedente potrà optare per una sola delle due. «L’approvazione di questi provvedimenti - sottolinea Caner - testimonia l’interesse con il quale stiamo operando per un forte rilancio dell’offerta turistica montana, fornendo strumenti economici di diversa portata agli imprenditori di quelle aree, che, a seconda delle loro esigenze, potranno avvalersi di aiuti che loro stessi ci hanno richiesto e che ora saranno disponibili».

Intanto, siccome si è convinti che il futuro, anche nel campo del turismo, è rappresentato dal digitale, ecco che la Regione - come ha annunciato sempre ieri Caner - ha inserito nel Documento Economico e Finanziario la possibilità di realizzare progetti di agenda digitale e banda larga e di mettere a sistema il nuovo Dms, Destination Management System, attraverso la rete degli uffici di Informazione e accoglienza Turistica (Iat), delle Organizzazioni di Gestione delle Destinazioni riconosciute (Ogd), del sistema delle imprese turistiche e i loro Consorzi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi