Per la Transcavallo il nuovo sogno si chiama Mondiale

ALPAGO. Fine settima con la Transcavallo sulle montagne dell’Alpago, sognando i Campionati del Mondo 2017. È stata presentata ieri alla concessionaria Manzotti di Ponte la 32ª edizione della sci...

ALPAGO. Fine settima con la Transcavallo sulle montagne dell’Alpago, sognando i Campionati del Mondo 2017. È stata presentata ieri alla concessionaria Manzotti di Ponte la 32ª edizione della sci alpinistica a squadre, uno dei punti di riferimento della specialità e che si disputerà, con la felice formula delle due giornate, sabato e domenica.

Il sogno Mondiale. Alla vernice dell’edizione 2015 si è anche dato uno sguardo al futuro. In particolare al 2017. «Corrado Azzalini (fondatore e coordinatore della Transcavallo, scomparso nella primavera di due anni fa, ndr) ci ha sempre insegnato a puntare ogni volta più in alto e così vogliamo continuare a fare», ha spiegato il presidente del comitato organizzatore, Diego Svalduz. «Per questo, dopo aver ospitato due appuntamenti di Coppa del Mondo e il Campionato europeo, abbiamo proposto la candidatura per il Mondiale 2017. Crediamo possa essere un’opportunità importante dal punto di vista sportivo, ma che rappresenti un’occasione da non perdere anche in ambito di promozione del territorio». Si tratta di un progetto, quello iridato, che coinvolgerebbe anche Piancavallo: nella località pordenonese dovrebbero svolgersi le prove sprint e vertical.

Il programma. Intanto, tutto è quasi pronto per la Transcavallo 2015. Sì, perché i percorsi originari potrebbero subire qualche variazione. «Nei tratti intermedi la neve ha condizioni particolari e potrebbe costringerci a modificare i tracciati per garantire la sicurezza» ha spiegato Vittorio Romor, direttore tecnico dell’evento. «Nessun problema invece in zona partenza (a Col Indes ci sono una quarantina di centimetri di neve, ndr) e in quota». «Per la prima volta i concorrenti sono obbligati a correre in entrambe le giornate» ha affermato ancora Romor «Al via ci saranno italiani ma anche spagnoli, francesi e austriaci».

Sabato, con inizio alle 9.15, la prima tappa con partenza da malga Pian Grant e le salite a Cima Vacche, Monte Cornor e Guslon e approdo finale a malga Pian Grant: 16 km di sviluppo per 1815 metri di dislivello positivo. Domenica, per la seconda tappa (il via alle 9) sempre con partenza e arrivo a Pian Grant, 20 km di sviluppo e 2566 metri di dislivello positivo, toccando Costa Schienon, l’anticima del Guslon e due volte il Guslon. Le due tappe metteranno in palio il memorial Corrrado Azzalini. Domenica, su percorso ridotto, saranno in gara anche Cadetti (memorial Ernesto Mazzoran) e Juniores (ricordo di Benito Saviane).

La macchina organizzativa.Saranno oltre duecento i volontari impegnati. «La loro opera è fondamentale» hanno sottolineato Svalduz e Romor ma anche il sindacodi Chies, Gianluca Dal borgo, e il vicesindaco di Ponte, Enrico De Bona «Così come è fondamentale il supporto delle diverse realtà economiche che ci sostengono».

Ilario Tancon

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