Per l’Angelus attesi a Lorenzago in diecimila
Maxischermo per chi non riuscirà a entrare. Tremonti c’è già, forse arriva anche Bossi
LORENZAGO. Il papa non è uscito per la quotidiana passeggiata serale. Lo attendevano in mille sulle strade di Lorenzago, di Vigo e di Laggio, dove indiscrezioni più o meno autorevoli lo davano per presente. Lo incontreranno oggi a mezzogiorno.
E non saranno 6 mila, ma 10 mila: dal Cadore, dal Bellunese, dal Veneto e dal Friuli. Molti di loro saliranno a piedi, perché la strada statale sarà chiusa dalle 8, altri in navetta. Un migliaio i posti macchina predisposti a valle e a monte del paese. I ritardatari si preparino a farsi tre chilometri a piedi: questa la distanza massima.
La piazza.
Due gli appuntamenti: alle 10 la messa concelebrata dai vescovi Andrich di Belluno e Mazzocato di Treviso (che è arrivato già ieri sera guidando la propria auto). A mezzogiorno l’Angelus in diretta televisiva. Piazza Calvi è stata suddivisa in 10 settori. Quattromila i pass. Per chi sarà costretto a rimanere alle spalle della chiesa, è stato installato un maxischermo.
Sessanta cinesi.
Anche 60 cinesi di Hong Kong in piazza a Lorenzago. Accompagneranno il cardinale Zen che sarà a fianco di Benedetto XVI, all’Angelus. Non mancherà il patriarca di Venezia, Angelo Scola. Tra i vescovi: Andrich, Mazzocato, Ducoli.
Bossi e Tremonti.
Il “senatur”, prima annunciato, poi non confermato, viene dato presente, insieme alla moglie, fra le 160 autorità, le uniche ad avere posto a sedere davanti alla tribuna pontificia. Però gli amici lorenzaghesi di Umberto Bossi ieri sera non davano per scontato il suo arrivo fra le Dolomiti. Nell’elenco delle autorità, invece, ci sono Giulio Tremonti e la moglie. Tremonti s’è affacciato ieri mattina, in accappatoio, sulla porta di casa, ad una signora che bussava. Era sorridente. La presenza di Bossi e Tremonti è stata confermata anche dal prefetto. Per la Regione ci sarà l’assessore Oscar De Bona, che inviterà di nuovo il papa a Lorenzago per l’anno prossimo. Annunciata anche Elena Donazzan, assessore alla protezione civile. Indiscrezioni danno presente anche Luca Zaia, vicepresidente della Regione. La Provincia sarà rappresentata, fra gli altri, dal presidente Sergio Reolon e dall’assessore Angelo Costola. I sindaci del Cadore ci saranno tutti. Li porterà con una navetta la Magnifica Comunità, rappresentata dal presidente Callisto Fedon e dall’arcidiacono Renzo Marinello.
Tremonti con bandiera vaticana.
Una nuovissima bandiera del Vaticano sventola dal balcone della casa di Giulio Tremonti, la prima che i 10 mila pellegrini di oggi incontreranno all’inizio del paese.
Servizio sanitario.
In via Centa saranno dislocate l’ambulanza vaticana, con i medici di Benedetto XVI e un “punto medico avanzato”, una specie di ospedale da campo con medici e infermieri. Altra ambulanza in via Costola. La terza in via Cesarol. Tutte con personale medico e infermieristico. Inoltre 30 volontari della protezione civile saranno dislocati nei vari settori della piazza. «All’Angelus di domenica scorsa, al castello Mirabello», riferisce Costola, «abbiamo realizzato una cinquantina di interventi, per fortuna tutti di poco conto».
Gdf abbatte sbarra.
Un’auto della Guardia di finanza ha abbattuto ieri pomeriggio la sbarra vigilata (dai carabinieri) all’ingresso principale del castello Mirabello. In soccorso sono arrivati gli uomini della protezione civile.
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