«Per Levego un progetto urbanistico e di viabilità»
BELLUNO. Non si placano le polemiche sull'area artigianale di Levego. Mentre alcuni cittadini stanno cercando di organizzare una serata informativa, altri (Flora Rossi, guida naturalistica) si sono già mossi contattando Striscia la notizia.
I più sensibili al tema, insomma, non intendono far passare sotto silenzio la questione. Ma la zona di Levego, in realtà, di problematiche ne ha diverse: c'è il caso elettrodotto (la prima alternativa progettuale andava a razionalizzare la rete proprio sulla piana fra la provinciale e il Piave), c'è la viabilità, con il progetto di costruzione del ponte fra San Pietro in Campo e Sagrogna e la tangenziale collegata. L'idea di alcuni cittadini è proprio quella di affrontare le varie tematiche in una serata.
«Per Levego non c'è mai stata una vera previsione urbanistica e viabilistica, che permettesse uno sviluppo organico dell'area», spiega il consigliere di Forza Italia ed ex assessore Fabio Da Re. «Ho letto che il sindaco Massaro, all'incontro con il sottosegretario alle Infrastrutture ha evidenziato come l'opera strategica per la nostra città sia il tunnel Sagrogna – Cadola. Ma prima bisogna attuare il progetto che avevamo blindato noi con l'accordo di programma a tre, Regione, Comune, Veneto strade».
Da Re si riferisce al famoso ponte sul Piave e alle bretelle di Levego. «Invece vedo che questa amministrazione ha tolto dalla sua programmazione quel ponte. A quanto pare, le risorse che erano state bloccate per un'opera importantissima (circa 20 milioni di euro, che la Regione si era impegnata a finanziare) si sta cercando di dirottarle su un'altra: il Fio2, che Massaro ha detto essere la priorità per la città. Quindi dello sviluppo di Levego a questa amministrazione non interessa». Da Re ribatte anche ad alcune dichiarazioni fatte dall'assessore Frison: «Il confronto che ha detto di voler fare fra la proprietà dell'area e i cittadini, avrebbe dovuto organizzarlo prima che partissero i lavori. In realtà un confronto c'era già stato (il 22 febbraio 2014, ndr), senza alcun risultato».
E sul Prg: «Non dimentichiamo che le risorse per il parziale completamento della ex caserma dei Vigili del fuoco in piazza Piloni le avevo trovate io insieme all'assessore Manzato (400 mila euro, per il museo naturalistico delle Dolomiti), e siamo stati noi a trovare i soldi, dalla Fondazione Cariverona, per il recupero di parte dell'ospedale vecchio». (a.f.)
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