Per l’ex Casa del Sole si punta all’area disabilità

Ponte, la Provincia ragiona con l’Usl sugli spazi chiesti anche dai medici di base L’assessore De Biasi: «La struttura deve rispondere ai bisogni del territorio» 
La Casa del Sole di Ponte nelle Alpi
La Casa del Sole di Ponte nelle Alpi

PONTE NELLE ALPI. Ex Casa del Sole di Ponte nelle Alpi, la Provincia sta ragionando insieme all’Usl 1 Dolomiti su quello che potrà essere l’utilizzo degli spazi. Obiettivo principale: trovare una soluzione che risponda alle esigenze del territorio. Che attualmente riguardano l’area della disabilità.

A sottolinearlo è Francesca De Biasi, consigliere provinciale con delega al welfare, che sul tema sta lavorando da tempo insieme al suo “collega” con delega al patrimonio, Ivan Minella.

Per l’ex Casa del Sole è arrivata nei mesi scorsi sul tavolo del presidente della Provincia, Roberto Padrin, e del sindaco di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini, una lettera firmata dai sette medici di base pontalpini.

«Attualmente siamo riuniti in un team che, tra l’altro, condivide per via telematica le cartelle cliniche», scrivevano i medici. «Già questa modalità operativa ha migliorato la nostra assistenza ai cittadini del comune, ma tutti noi sentiamo la necessità di ulteriori passi in avanti e di utilizzare le forme più complesse di integrazione». «Per avere la medicina di gruppo integrata sono necessarie due condizioni», continuavano.

«In primis la disponibilità di almeno sei medici per permettere la copertura h12 di un ambulatorio in una sede unica, oltre che del mantenimento della presenza nell’Oltrerai e a Col di Cugnan. In questo momento tutti i medici operanti a Ponte nelle Alpi hanno dato questa disponibilità. In secondo luogo, serve una sede unica in cui possano essere presenti tutti i medici, la segreteria, il personale infermieristico, con eventuale presenza di altre figure che si riterranno utili». E la sede adatta è per i medici quella al secondo piano dell’ex Casa del Sole. «Per poter essere utilizzata necessita però di un importante intervento di ristrutturazione», ricordavano.

«Il consigliere Minella e la sottoscritta stanno affrontando la questione», mette in risalto la De Biasi. «Personalmente ho già avuto un incontro con l’Usl. Ne seguirà un secondo, programmato per le prossime settimane. È finora emersa una chiara consapevolezza: gli spazi devono essere utilizzati in modo utile ed è necessario rispondere ai bisogni del territorio».

Bisogni che, in questo momento, riguardano l’area della disabilità. «Sappiamo bene che questo lavoro richiede uno sforzo: pensare a un uso in tal senso è parecchio complesso e questa soluzione richiederebbe fatiche maggiori. Ma vogliamo affrontare quelle che sono le priorità e le esigenze principali». Tra qualche settimana si potrà sapere qualcosa in più. Tra l’altro, lo stabile – che al piano terra ospita l’Aism – necessita di lavori di adeguamento, come ricorda Minella, e c’è quindi da affrontare anche questa partita.

Martina Reolon

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