«Per Massaro era superfluo Fino al 2010 nessun costo»

BELLUNO. Un progetto per rendere definitivo l’attraversamento sul Piave a Lambioi esiste. «Era nei cassetti di Palazzo Rosso da prima che arrivasse Massaro. Spiace solo che un sindaco che per anni si è tenuto la delega all’urbanistica non lo abbia mai preso in considerazione», spiega Paolo Gamba, che da assessore della giunta Prade fu l’artefice del posizionamento del bailey, nel 2007. Serviva per rendere più agevoli i lavori al ponte degli Alpini e impedire che il traffico in ingresso e uscita dalla città rimanesse bloccato, visto che il cantiere, inizialmente, sembrava richiedere la chiusura totale dell’infrastruttura. Alla fine il ponte degli Alpini venne chiuso solo a senso unico alternato, ma il bailey a Lambioi si dimostrò comunque utilissimo per la viabilità cittadina.

«Fa piacere sentir parlare della necessità di mettere un ponte stabile al posto del bailey. Cambiare idea è un buon sintomo», dice Gamba. «Peccato che l’annuncio di Massaro suoni più come promessa elettorale che come reale idea progettuale», continua Gamba. «Fino a qualche mese fa Massaro sosteneva che, con l’apertura del traforo di Col Cavalier, il bailey sarebbe risultato superfluo. Invece, sono bastati tre giorni di chiusura per lavori di asfaltatura, a novembre dell’anno scorso, per smentire clamorosamente il sindaco».

Rendere definitivo l’attraversamento sul Piave permetterebbe anche di eliminare i costi di noleggio dell’infrastruttura, ma anche su questo Gamba ha un appunto da fare: «Massaro dice che il ponte è costato tanto alle tasche dei bellunesi. Sì, ma nei primi tre anni dall’installazione, grazie a un accordo che avevo fatto nel 2007, l’affitto della struttura lo ha pagato Veneto Strade. I modi e i tempi per passare dall’affitto a una struttura definitiva potevano essere trovati prima della campagna elettorale. Sempre che prima si ritenesse il bailey un ponte utile per i cittadini...». (a.f.)