Per un posto di dirigente a Feltre 108 candidati
FELTRE. Oltre cento professionisti in lizza per l’unico posto di dirigente del settore urbanistica e lavori pubblici del Comune. È una corsa all’assunzione pubblica che ha visto arrivare 108 candidature, ancora più delle circa 70, già tante, pervenute nel 2012 per un incarico quinquennale legato alla durata dell’amministrazione, da un’elezione all’altra.
Per Feltre si tratta di un passaggio chiave, perché è la figura cardine per la pianificazione del futuro della città, avendo in capo la progettazione delle opere pubbliche (anche con i Fondi di confine). Negli ultimi cinque anni il posto è stato di Oliviero Dall’Asen ed è tornato vacante con il termine del precedente mandato del sindaco. «L’obiettivo è arrivare possibilmente entro mercoledì 20 ad avere identificato le dieci candidature che meritano di essere sottoposte a giudizio», dice il sindaco Paolo Perenzin, che spiega: «È il bando che prevede che l’amministrazione individui i primi dieci curriculum per il colloquio».
Ci vogliono i tempi tecnici per la convocazione dei candidati e «la speranza è di incaricare il prossimo dirigente entro la metà di ottobre». Si tratta di un ruolo che richiede un’alta professionalità. «Feltre è un Comune importante e questa è una posizione di rilievo per un professionista dal punto di vista delle progettualità che ha la possibilità di mettere in campo», commenta l’assessore ai lavori pubblici Adis Zatta. «Probabilmente anche per il trattamento economico è un posto per cui una persona è disposta a venire anche da lontano».
Le domande infatti arrivano da tutta Italia. «Non so se l’alto interesse suscitato sia dettato in parte dalla crisi del lavoro, ma i requisiti del bando sono alti, come i cinque anni di esperienza, per cui è tutta gente che se decide di candidarsi, è perché ci tiene a farlo». Persone molto ben qualificate, insomma.
«Probabilmente un po’ per il blasone del Comune, un po’ per le progettualità importanti, un po’ per la prospettiva dello stipendio, tanti professionisti si sono fatti avanti ed è una cosa positiva», prosegue l’assessore Zatta. «Dico anche che magari dopo cinque anni di amministrazione Perenzin, si è visto che su alcuni settori strategici è un’amministrazione che sta investendo e ha le idee chiare. Obiettivamente, su alcuni asset che abbiamo definito strategici come il dissesto idrogeologico e la sismica, siamo andati a fondo, oltre ai servizi per il cittadino: dalle manutenzioni ai rifiuti, all’ambiente e protezione civile. C’è il combinato disposto di tutte queste cose, aggiungendo magari anche la gestione sui Fondi dei Comuni di confine, che è un’opportunità in più di avere per le mani progettualità anche grosse».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi