«Perché tutti quei soldi in più ai capi dei dipartimenti?»

BELLUNO. «Ma è proprio necessario aumentare gli stipendi del 30% ai capi dei dipartimenti in questo momento di crisi? Non era meglio investire i soldi per migliorare il servizio?» A porsi queste...
Ottorina Bompani di Cittadinanzattiva
Ottorina Bompani di Cittadinanzattiva

BELLUNO. «Ma è proprio necessario aumentare gli stipendi del 30% ai capi dei dipartimenti in questo momento di crisi? Non era meglio investire i soldi per migliorare il servizio?»

A porsi queste domande a nome di molta parte della popolazione bellunese, è la referente provinciale di Cittadinanzattiva e del Tribunale del Malato, Ottorina Bompani, che promette di volerci vedere chiaro su questa vicenda.

«Non ho niente contro l’organizzazione dipartimentale, ci mancherebbe, se questo è necessario per mettere in comune risorse non solo economiche ma anche umane e rendere così più efficienti i reparti», precisa Bompani, «ma quello che mi domando è cosa giustifichi l’incremento del 30% dei compensi che saranno assegnati a chi guida queste nuove strutture. Cosa fanno questi medici per avere queste somme così elevate? Che responsabilità in più hanno rispetto ai primari dei singoli reparti che rimarranno ai loro posti?».

Per la referente di Cittadinanzattiva, il timore è che si creino altre fonti di spesa, senza però avere dei compiti tali da poter giustificare questi incrementi. «Voglio capire che tipo di lavoro fanno perché in un’azienda pubblica ci deve essere trasparenza su tutto e io non ho ben chiaro il loro incarico».

Bompani aggiunge: «Chiedo chiarezza su questi aumenti di stipendio che possono essere fatti giustamente dall’azienda sanitaria, ma voglio capire il motivo».

E poi conclude: «Magari quei soldi che vengono sborsati dall’Usl, ma che sono i soldi che noi cittadini paghiamo, potrebbero essere usati per migliorare alcuni servizi, per accorciare le liste d’attesa, e dare qualità alle prestazioni anche in un’ottica di maggiore umanizzazione dell’ospedale». (p.d.a.)

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