Percorsi a piedi e in bici da Lambioi a Nogarè

L’assessore Frison illustra il progetto di valorizzazione lungo il corso del Piave. Previsti una pista ciclabile, interventi alla spiaggia e un sottopasso pedonale

BELLUNO. Proseguono la presentazione e la discussione con la cittadinanza dei progetti che compongono il piano di rigenerazione urbana della città. Martedì 20 marzo alle 18.30 in Sala Bianchi si parlerà del Progetto Piave, che raggruppa una serie di interventi urbanistici legati alla mobilità a piedi e in bici nell’area che va da Lambioi fino alle Fontane di Nogaré. Un largo ventaglio di lavori che, sicuramente, potrà stimolare la fantasia e i suggerimenti dei bellunesi per un avanzamento condiviso del progetto tra cittadinanza e amministrazione.

Collegare Lambioi alla parte alta di Belluno. «Il primo punto su cui ci concentreremo è trovare il modo di collegare l’area di Lambioi con via Feltre e la parte alta della città», spiega l’assessore all’urbanistica Franco Frison. «Questo collegamento dovrà essere ciclopedonale e vogliamo evitare di utilizzare le strade già esistenti che sono trafficate e pericolose, per questo stiamo valutando anche i sentieri presenti nella zona per poterli ampliare e utilizzare per il nostro progetto».

Stando al disegno iniziale non verrà utilizzato il vecchio moncone di scalinata che si trova a lato della piscina e che nelle intenzioni dell’epoca avrebbe dovuto collegare la struttura con la panoramica che passa più in alto. «Sarebbe una buona idea, ma stiamo cercando una soluzione valida anche per le biciclette e quella scala servirebbe solo i pedoni».

Il sottopasso. Uno degli interventi più importanti riguarda un breve sottopasso che permetta di raggiungere l’area di Lambioi Beach direttamente dal parco Emilio: «Valorizzeremo via Lambioi e, per evitare alle persone di attraversare via dei Dendrofori, scaveremo un passaggio che permetta a pedoni e bici di arrivare al parco sul Piave. Con l’occasione verrà sistemato il collettore che si trova alla fine della ripida via che quando piove fatica a smaltire le acque», aggiunge Frison.

La spiaggia. L’assessore, poi, parla del nuovo volto della spiaggia fluviale: «Al momento l’accesso all’acqua è limitato e pericoloso per la presenza del muraglione, la nostra idea è di creare delle nuove anse con spiaggia nella parte che ora resta selvaggia del parco, così da spostare l’area balneazione più a valle rispetto all’argine in cemento».

Borgo Piave. Grande importanza nel progetto hanno poi la valorizzazione e il rilancio di Borgo Piave: «Allungheremo la parte ciclabile fino a raggiungere Borgo Piave e Punta Anta, per ora lo studio di Padova che si occupa del progetto sta valutando dove far passare il nuovo tracciato».

Nogarè. L’altro capo topografico del progetto è la zona delle Fontane di Nogaré, per la quale sono previsti lavori per aumentarne la visibilità: «È un’area molto bella e i suoi accessi al Piave vengono già utilizzati ma in pochi li conoscono, il nostro obiettivo è di promuoverli e inserirli in un unico circuito che abbracci tutto il corso cittadino del fiume. Con l’occasione, Gsp che è partner del progetto, interverrà sulla vecchia linea fognaria di Nogaré e Quartier Cadore per metterla a norma».



Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi