Percorsi pedonali protetti alla Veneggia, Salce e Sois

Il Comune ha preparato i progetti per risolvere alcune situazioni di criticità Massaro: «Sono interventi costosi, contiamo nell’uscita di bandi per finanziarli»

BELLUNO. Salce, Sois, Chiesurazza, via Tiziano Vecellio. Punti nerissimi della viabilità per chi si muove a piedi. In città sono molte le strade che non hanno un marciapiede o per lo meno un percorso pedonale protetto, e da tempo i cittadini chiedono di risolvere le situazioni più critiche. Il Comune, con il supporto dell’Unione montana, si è messo al lavoro e sono già pronti due progetti. Un terzo e in via di completamento, per il quarto invece c’è da trovare una soluzione ad una strettoia prima di affrontare l’argomento della progettazione.

Il primo punto nero da risolvere è quello fra Chiesurazza e Sois. Dall’incrocio lungo la strada regionale fino al cuore della frazione di Sois non c’è un marciapiede, ma la zona è molto frequentata. Specie dagli studenti, al mattino e all’ora di pranzo. «L’Unione montana ha sviluppato un progetto per realizzare un percorso pedonale protetto», spiega il sindaco, Jacopo Massaro. Non un marciapiede vero e proprio, dunque, che avrebbe costi considerevoli, ma un percorso battuto, protetto con barriere per separarlo dalla strada.

La stessa soluzione è stata individuata per risolvere la situazione di pericolo esistente fra il centro commerciale di Salce e la concessionaria Renault. Da tempo i residenti nei quartieri vicini chiedono che venga realizzato un marciapiede. Lo spazio ci sarebbe, nel prato a ridosso della strada, e anche in questo caso l’Unione montana si è occupata della progettazione di un percorso pedonale protetto.

Più complicata da risolvere la situazione in via Tiziano Vecellio. Anche qui manca un marciapiede, dalla rotatoria all’ex Invensys, e il Comune (ci sta lavorando l’assessore Giannone) sta valutando come intervenire. «Ma c’è un grosso problema all’altezza del ponte davanti al centro commerciale Veneggia», spiega Massaro. «Non c’è lo spazio per un marciapiede, dovremmo realizzare una passerella in ferro accanto al ponte». Con costi che salirebbero in maniera considerevole. In ogni caso si sta procedendo con la progettazione dell’intervento, con l’obiettivo di avere i progetti nel cassetto, pronti ad essere tirati fuori non appena uscirà un bando, regionale o statale, dedicato alla sicurezza stradale.

Il Comune sta cercando una soluzione anche per via Travazzoi. All’altezza della chiesetta, che si trova proprio sulla curva fra via Travazzoi e via Vezzano, c’è una strettoia, e i pedoni sono sempre in situazione di pericolo perché non c’è nessun marciapiede in quel punto. «Stiamo lavorando sul tema della sicurezza», conclude Massaro, «cerchiamo di avere pronti i progetti per sfruttare i bandi che potrebbero uscire».

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