Perenzin e Zatta: «Grazie ai volontari la città si è rialzata»

FELTRE. «In quei giorni difficili, con l’aiuto di tutti voi ci siamo riscoperti comunità». Sono parole semplici ma profonde quelle espresse ieri sera dal sindaco Paolo Perenzin nei confronti dei volontari che nei giorni del maltempo di fine ottobre hanno contribuito a risollevare il feltrino dal caos in cui versava, presentandosi numerosi, come in quel periodo, in Largo Castaldi, incuranti del freddo domenicale: la Protezione civile, i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino, l’associazione dei Carabinieri in congedo e non solo.. Il 29 e 30 ottobre, il forte vento, la pioggia e tanto altro avevano portato distruzione, lasciando dietro di sé macerie sparse ovunque: case scoperchiate, tanti alberi abbattuti, il Parco della Rimenbranza e tanti altri siti irriconoscibili, lo sconforto e la paura aleggiavano tra i cittadini. Un uomo perse la vita. Ciononostante la città è tornata a vivere, rialzandosi con la stessa forza di quelle raffiche che le si erano riversato contro.

«Perciò non posso che dire semplicemente grazie», ha proseguito Perenzin, «a chi ha dato una mano. Questa non è solo una serata informale per scambiarci gli auguri, ma per ricordare il grande sforzo compito dai volontari durante l’emergenza di due mesi fa, anche da chi è giunto qui per aiutarci da fuori Regione. Lì ci siamo riscoperti tutti quanti “civici”, poiché siamo accorsi in aiuti del nostro territorio che era rimasto ferito, portando ognuno il proprio aiuto, con i mezzi di cui disponeva. La cosa più bella, che mi ha colpito, è stato però vedere una reazione forte di questa città, che ci ha consentito di ritrovarci tutti uniti, pronti a darci una mano l’un l’altro».

«Lo spirito e l’orgoglio di essere feltrini era emerso assieme all’amore per la città», ha poi spiegato il primo cittadino, «anche da parte dei commercianti. Ricordo che c’è stato chi ha fornito cibo, chi mezzi per i volontari».

«Il vento ci ha piegati», è stato l’intervento dell’assessore alla Protezione Civile Adis Zatta, «ma non distrutti. Per questo tutti i feltrini e i volontari in quei giorni mi hanno insegnato tanto». A tutti è stato infine donata una cartolina riportante un disegno di Fabio Vettori con un ringraziamento riportato sul retro, accompagnato da panettone e vin brulè, in spirito natalizio. —


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