Pericoli in tangenziale ad Agordo senza le reti di recinzione per lo stadio “Dorigo”
AGORDO. Lunedì si inaugura la tangenziale di Agordo e martedì si apre al traffico, ma mancano le reti di recinzione per evitare che dallo stadio “Ivano Dorigo” i palloni arrivino sulle auto. Nel frattempo si ragiona sull’installazione di possibili autovelox. . Il giorno atteso dal luglio 2012 quando venne aperto il tratto Taibon-Polane (in realtà dagli anni’ 50 del secolo scorso quando si abbozzarono i primi progetti della variante), e rimandato di mese in mese, sta arrivando. Lunedì a mezzogiorno, sul viadotto che congiunge la rotonda di Pragrande-Ponte Alto con il rilevato di Polane, si taglierà il nastro del secondo stralcio della circonvallazione di Agordo.
La cerimonia vedrà gli interventi del presidente della Regione, Luca Zaia, di un rappresentante di Veneto Strade, del presidente della Provincia, Roberto Padrin, e del sindaco di Agordo, Sisto Da Roit. La benedizione sarà impartita dall’arcidiacono di Agordo, monsignor Giorgio Lise. Probabilmente ci saranno anche i sindaci della vallata che, con la concessione di un cospicuo finanziamento derivato dai fondi di confine, hanno messo una toppa al vuoto lasciato dalla Regione.
I veicoli, tuttavia, potranno transitare sulla nuova arteria stradale soltanto da martedì, perché nel frattempo dovranno essere spostati i new jersey al fine di chiudere via Tissi, la strada che porta dal campo di calcio all’intersezione con la Sr 203 alle porte del centro di Agordo. Poco male. Quello che conta, dopo 10 anni (i lavori iniziarono nel giugno 2008 e la “prima pietra” ufficiale fu posata il 3 novembre successivo) e dopo tanti, troppi, ritardi, è il futuro. «Io credo», dice il sindaco di Agordo, Sisto Da Roit, «che questa opera debba essere letta come una potenzialità per la nostra comunità, che tuttavia bisogna leggere e sfruttare. Certo che rappresenta un cambiamento, ma se anche in luoghi più turistici di Agordo le circonvallazioni sono state realizzate, forse vuol dire che avere dei centri più liberi dalle auto è un plusvalore anche per le attività economiche».
Se e come la nuova viabilità influirà sulla vita socio-economica di Agordo lo si vedrà. Nell’immediato, però, c’è una questione da risolvere. Da martedì, infatti, i veicoli transiteranno anche su un tratto che scorre parallelo e a pochi metri dallo stadio di calcio “Ivano Dorigo”, le cui attuali reti di recinzione difficilmente riusciranno ad arginare i palloni che, ogni tanto, i calciatori in affanno spazzano il più lontano possibile. Che succederà se tali palloni dovessero finire sulle auto? L’Agordina giocherà l’ultima partita in casa domenica, poi dovrebbe riprendere il 6 gennaio. «Stiamo valutando la situazione», dice il sindaco Da Roit, «occorre installare delle reti più alte, ma temo che per l’inverno non si riesca a fare nulla. Le eventuali responsabilità sono in primis del proprietario dell’impianto, quindi il Comune, poi del gestore, cioè l’Us Agordina». Chissà che nel frattempo anche Veneto Strade non trovi qualche risorsa per risolvere un problema che, prima della strada costruita dalla società, non c’era. —
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