Pericolo radon: convenzioni per misurarlo nelle case
BELLUNO. Un altro elemento molto pericoloso per l’uomo e presente in notevoli quantità anche in provincia di Belluno è il radon, un gas naturale. L’esposizione continua a questa sostanza è molto nociva, essendo la causa del 10% dei tumori al polmone. Per questo l’Arpa di Belluno si è attivata per sensibilizzare la popolazione al problema attraverso delle convenzioni con i Comuni per agevolare i monitoraggi nelle abitazioni private.
«Mentre del Pm10 o dell’ozono si parla tantissimo, purtroppo il pericolo radon passa inosservato», sottolinea il direttore dell’Arpa, Rodolfo Bassan. «Da questo gas possiamo proteggerci anche con accorgimenti semplici, come un semplice arieggiamento degli ambienti».
A dire la verità, qualche anno fa c’era stato un tam tam mediatico sui pericoli derivanti da questo gas naturale dopo uno studio effettuato sulle scuole, ma poi tutto è caduto nel silenzio. Ora l’Arpa tenta di tenere vivo l’interesse per motivi di salute. All’interno quindi di un progetto di informazione sul radon, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha deciso di avviare delle convenzioni con i Comuni (ad oggi Feltre, Belluno e Ponte nelle Alpi) per poter agevolare i controlli. «Abbiamo attivato con gli enti locali una consulenza gratuita. Se un cittadino ci contatta e ci spiega dove si trova la sua casa e come è costruita, noi possiamo dire subito se vale la pena approfondire o se può stare tranquillo. In caso di necessità di un’ulteriore indagine, dietro il pagamento di circa 50 euro», spiega Bassan, «consegniamo all’utente una elettrete, cioè una sfera di 4-5 centimetri da posizionare nello scantinato o in taverna. Dopo un anno, l’apparecchio sarà consegnato ai nostri laboratori, che registreranno il grado di concentrazione del radon e daranno quindi indicazioni su come intervenire per eliminarlo». (p.d.a.)
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