Periti a confronto per il rogo in fabbrica
LONGARONE. Consulenti a confronto, ieri, in tribunale a Belluno nel processo che vede alla sbarra Leonardo Losso, 56 anni di Castellavazzo (difeso dall'avvocato Jenny Fioraso) e l'ingegner Giuseppe Fascina, 65 anni di Belluno (difeso dall'avvocato Luciano Perco) con l’accusa di incendio colposo per il rogo avvenuto il 18 maggio 2010, alla Ecorav di Longarone, un'azienda che tratta rifiuti tossici. Nel tardo pomeriggio di quel giorno, dopo le 18, esplosero alcuni fusti di materiale costituito da scarti di vernice, intossicando leggermente una decina di dipendenti della Safilo. Losso è stato chiamato in causa dalla procura in quanto operaio di una ditta esterna, addetto alla manutenzione dell'impianto elettrico che non funzionò in modo appropriato nel momento in cui si verificò l'incendio. Il secondo, invece, in qualità di perito dell'impianto elettrico che, secondo il pm Simone Marcon, non avrebbe effettuato le verifiche sulla sua efficienza. Nel corso della lunga udienza di ieri, durata fino al tardo pomeriggio, è stato sentito un dipendente dello studio Fascina che ha confermato come l’ingegnere avesse svolto tutti gli accertamenti finalizzati a verificare il perfetto funzionamento e l’efficacia degli impianti di spegnimento del sistema antincendio. È stato sentito lo stesso Fascina che ha respinto le accuse della procura sostenendo di aver sempre effettuato tutte le verifiche previste dalla legge. Poi è iniziato un lungo confronto tra il consulente della pubblica accusa e quattro ingegneri della difesa: ognuno è rimasto fermo sulle proprie posizioni. Si torna in aula il 10 gennaio.
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