Perizia balistica su una carabina ad aria compressa

CORTINA. Perizia balistica sulla carabina ad aria compressa. Toccherà al perito Serafini stabilire se quella Diana modello 35 è un’arma da sparo oppure no. Di conseguenza, se Alfredo De Mas ha...

CORTINA. Perizia balistica sulla carabina ad aria compressa. Toccherà al perito Serafini stabilire se quella Diana modello 35 è un’arma da sparo oppure no. Di conseguenza, se Alfredo De Mas ha commesso o meno un reato, spostandola da una casa all’altra senza l’autorizzaione prevista per le armi. L’ampezzano è accusato dalla procura di aver violato l’articolo 38 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, quello che riguarda la detenzione di armi.

Bisogna capire se la Diana è in grado di sviluppare una potenza superiore a 7,5 Joule, l’unità di misura dell’energia, del lavoro e del calore. Se sì, è un arma da sparo e allora dev’essere sottoposta a tutte le normative previste. Diversamente è un oggetto destinato alla libera vendita e non c’è bisogno di tutti i permessi da parte dell’autorità di pubblica sicurezza. De Mas è difeso dall’avvocato Ghezze, che per scagionarlo punta anche su un decreto di archiviazione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bolzano.Già il pubblico ministero aveva chiesto una sentenza di proscioglimento, perché il fatto non costituisce più reato.

Serafini ha giurato davanti al giudice Coniglio e al pubblico ministero Rossi, prendendosi il tempo necessario a fare tutte le verifiche necessarie a stabilire la potenza di questa carabina. Il caso tornerà in aula nell’udienza già fissata per il prossimo 28 ottobre con il suo responso e la discussione finale. (g.s.)

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