Pestato a sangue, è grave un 27enne
ALANO DI PIAVE. È stramazzato al suolo poco dopo avere messo piede nel pronto soccorso dell'ospedale di Feltre, pestato a sangue durante una rissa scoppiata l'altra notte davanti alla stazione ferroviaria di Fener. Un ventisettenne marocchino se l'è vista davvero brutta e si trova ricoverato con una prognosi di quaranta giorni dopo avere trascorso una dozzina di ore in Rianimazione per le gravi lesioni riportate. Il litigio, sfociato rapidamente in una scazzottata, avrebbe coinvolto oltre alla vittima almeno un'altra persona _ sembra di nazionalità dominicana _ ma la colluttazione potrebbe avere avuto altri protagonisti secondari o comunque spettatori e dunque potenziali testimoni. Tutte circostanze sulle quali stanno cercando di fare chiarezza i carabinieri di Feltre intervenuti con la pattuglia del nucleo operativo radiomobile e con il personale della stazione di Quero.
Il marocchino di ventisette anni, sconosciuto finora alle forze dell'ordine, si è presentato al Santa Maria del Prato nel cuore della notte, attorno alle 2,30 di domenica, accompagnato da un connazionale. Al volante dell'auto c'era però il ferito che incredibilmente è riuscito a guidare per venti chilometri in quelle condizioni. Una volta entrato al pronto soccorso il dolore e le ferite hanno avuto il sopravvento e il giovane è crollato, mentre l'amico che l'aveva accompagnato in ospedale cercava di vendere ai sanitari l'improbabile tesi della caduta accidentale per giustificare tutte le botte e soprattutto quel volto tumefatto. Il personale del pronto soccorso ha fiutato immediatamente che c'era qualcosa che non andava e ha allertato i militari che si sono recati sia davanti alla stazione ferroviaria dove hanno trovato evidenti chiazze di sangue, sia all'ospedale dove però non hanno potuto interrogare il malcapitato, nel frattempo sedato e trasferito in Rianimazione.
A preoccupare i sanitari il trauma facciale con interessamento di un orbita che sta creando problemi a un occhio e quello cranico che non viene sottovalutato. Il ventisettenne è stato posto sotto osservazione in Rianimazione con prognosi riservata, sciolta solo all'ora di pranzo e trasformata in quaranta giorni per recuperare dai danni procurati. Ai carabinieri il compito di chiarire cosa sia accaduto per scatenare la violenza. Ora il lavoro dei carabinieri si concentra sulla ricostruzione degli eventi che andrà precisata anche per scoprire il responsabile (o i responsabili) e agire nei suoi confronti tenuto conto della gravità delle lesioni. È probabile che oggi i carabinieri potranno interrogare il ventisettenne e raccogliere la sua versione dei fatti.
Roberto Curto
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