Pesticidi su meli e viti l’opposizione di Cesio chiede più controlli
CESIOMAGGIORE. Un regolamento ormai ampiamente superato e un proliferare di colture della vite e del melo sul territorio che richiede maggiore vigilanza. A Cesiomaggiore torna l’allarme fitofarmaci e pestici. A sollevare la questione il gruppo consiliare di minoranza Cesio sviluppo e territorio guidato da Carlo Vigna. Nel comune di Cesio, negli ultimi anni, si è assistito a un «proliferare di colture della vite e del melo, le quali prevedono un consistente utilizzo di prodotti fitosanitari o pesticidi».
In un'interrogazione appena depositata si chiede al primo cittadino Michele Balen se lo stesso sia «al corrente di quali fitofarmaci siano utilizzati nel proprio territorio, per poterne comprendere l'impatto sulla salute umana, e se abbia gli strumenti per poter verificare che l'uso avvenga in conformità alla normativa vigente, la quale, in relazione all'irrorazione di determinati pesticidi, prescrive il rispetto di distanze da centri abitati e siti sensibili».
Viene sottolineato anche «l'obbligo di avvisare la popolazione attraverso l'apposizione di cartelli che indicano, tra l'altro, la sostanza attiva utilizzata, la data del trattamento e la durata del divieto di accesso all'area trattata». Il gruppo minoritario cita il recente “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2014” dell'Istituto superiore per la ricerca ambientale, emanazione del ministero dell'ambiente, dove si evidenziano numerose criticità ambientali derivanti dall'uso dei pesticidi principalmente per scopi agricoli.
«Forse il dato più allarmante riguarda il fatto che i pesticidi ormai contaminano il 56,9 per cento delle acque superficiali controllate dall'Istituto e il 31 per cento delle acque sotterranee. La situazione in Veneto è più critica della media nazionale». Ma ci sono comuni del feltrino come Feltre capoluogo e Pedavena, riferisce il capogruppo Carlo Vigna, che nell'ambito dei Laboratori di cittadinanza per la revisione del Regolamento di polizia rurale, discutono con i vari portatori di interesse (cittadini, agricoltori, associazioni) la bozza stralcio per l'utilizzo dei fitofarmaci, proposta dal Movimento Terra Bellunese di cui lo stesso Vigna fa parte.
La minoranza chiede dunque se il sindaco Balen e la sua giunta intendano condividere questo dibattito con i comuni limitrofi e «se vi sia l'intenzione dell'amministrazione di voler avviare un procedimento amministrativo per l'aggiornamento di tale strumento, sulla scorta dell'esperienza delle amministrazioni di Feltre e Pedavena».
Laura Milano
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