Peugeot e non solo: conto alla rovescia per la concessionaria

PONTE NELLE ALPI. Dopo la chiusura, nel dicembre scorso, della Bridda Noè, storica concessionaria ufficiale della Peugeot della provincia di Belluno, ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che la...
PONTE NELLE ALPI. Dopo la chiusura, nel dicembre scorso, della Bridda Noè, storica concessionaria ufficiale della Peugeot della provincia di Belluno, ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che la casa francese faccia ritorno a Ponte nelle Alpi. La Mar-Auto di Castelfranco, che nei mesi scorsi ha iniziato i lavori in un capannone davanti alla Beyfin, in viale Cadore, aveva parlato inizialmente di una possibile apertura a inizio settembre. Apertura che slitterà invece a ottobre o novembre.


La nuova concessionaria non si insedierà negli spazi della vecchia azienda Bridda, ma nel capannone di proprietà della famiglia Romor che in passato ha ospitato un’esposizione di auto del gruppo De Bona e che dispone di un ampio piazzale. «In questi giorni partiranno gli interventi di realizzazione di nuovi pavimenti e vetrine, oltre a quelli di pulizia generale, eseguiti da una ditta bellunese» spiega Domenico Moresco, titolare della Mar-Auto, la cui storia è iniziata nel lontano 1954. «Mi auguro che entro ottobre tutto possa essere terminato e che poi si possa procedere con l’inaugurazione dei nuovi spazi».


Spazi in cui non saranno venduti solo mezzi Peugeot, ma anche di altre case automobilistiche. «Già dalla prossima settimana inizierò a muovermi contattando le persone che mi hanno inviato il proprio curriculum» dice ancora Moresco. «Chiamerò anche gli ex dipendenti della Bridda Noè, per valutare la loro disponibilità». Con la chiusura della Bridda Noè la casa del leone aveva perso il suo punto di riferimento per gli automobilisti bellunesi. E anche un’impresa dalla lunga storia, che contava infatti oltre 40 anni di attività.


Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta Noè e il fratello misero in piedi una realtà che andò consolidandosi nel territorio pontalpino e poi anche provinciale. Una volta scomparso il fondatore, la gestione era passata in mano ai figli – Gloria, Novella e Angelo – che hanno portato avanti l’attività fino a dicembre dello scorso anno.


Martina Reolon


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