Pezzo di impalcatura centra due auto
FONZASO. Una pedana di metallo scardinata dal vento e precipitata per una sessantina di metri dall’impalcatura in cima al campanile di Fonzaso ha sfiorato una dipendente della casa di riposo che stava per salire in auto alla fine del turno di lavoro, colpendo la sua macchina e quella vicina.
Poteva finire in tragedia, ieri alle 13,35 nella piazzetta dietro la chiesa: Mirella Marcon, di Fonzaso, operatrice della casa di riposo parrocchiale, era appena ad un paio di metri dalla sua Kia Venga.
La pedana da impalcatura, un elemento della struttura costruita attorno alla cima del campanile danneggiata dalla bufera del 23 ottobre per permettere i lavori di sistemazione, ha centrato sia la sua macchina sia la Opel Astra parcheggiata a fianco, di proprietà di un pensionato che abita poco lontano.
L’impatto è stato violentissimo: i lunotti posteriori delle due macchine sono esplosi e la pedana ha danneggiato anche le carrozzerie, prima di rimbalzare sull’asfalto a pochi passi dalla donna, terrorizzata ma illesa.
«Mi sono precipitato appena mi ha chiamato», spiega il marito, Giorgio Vieceli, «ho subito chiamato i vigili del fuoco, non voglio pensare a quel che poteva succedere a mia moglie, era lì a nemmeno due metri, aveva appena finito di lavorare».
L’allarme lanciato ai vigili del fuoco ha fatto scattare la mobilitazione: i pompieri sono arrivati in forze anche con l’autogrù, sul posto è arrivata una pattuglia della stazione carabinieri di Feltre, la piazzetta sul retro della chiesa – su cui si affacciano anche l’ufficio postale e la sala parrocchiale – è stata chiusa.
L’ondata di vento particolarmente forte, iniziata attorno a mezzogiorno, ha fatto temere altre cadute di materiale dal campanile della chiesa arcipretale dedicata alla Natività di Maria Santissima, alto 78 metri.
Le folate, oltre ad aver abbattuto dei pezzi di recinzione del cantiere alla base della torre campanaria, hanno fatto sollevare due lembi di lamiera della guglia in corso di sistemazione definitiva dopo il disastro di fine ottobre, che aveva provocato danni ingentissimi in tutta Fonzaso, dagli edifici della parrocchia alla casa delle suore a varie case e strutture private.
La piazzetta è stata così transennata per sicurezza, mentre da Torri di Quartesolo, nel Vicentino, venivano allertati i tecnici della ditta specializzata che sta lavorando alla messa in sicurezza del campanile – la Fagan Campane – per verificare le condizioni della copertura della guglia e dell’impalcatura raggiungibile da terra con un montacarichi installato lungo la fiancata della torre campanaria.
«Ho montato centinaia di quelle pedane, lavorando nei disgaggi», ha sbottato il marito dell’operatrice della casa di riposo esaminando la lastra metallica rimasta a terra ai piedi delle due macchine, «e a questa da un lato manca un gancio per bloccarla, altrimenti non si sarebbe staccata».
«Quest’anno il campanile ci sta facendo tribolare», ha commentato ancora scosso l’arciprete di Fonzaso, don Alberto Vallotto, accorso appena avuta notizia dell’incidente per verificare la situazione e le condizioni della dipendente della casa di riposo parrocchiale.
Già i danni provocati alla torre campanaria dalla tromba d’aria di ottobre, infatti, erano stati consistenti. Tanto da costringere la parrocchia ad avviare subito un intervento di restauro, progettato dall’architetto Elisa Dalla Caneva, accorsa anche lei ieri pomeriggio per verificare la situazione. «Non ha nevicato e questo stava permettendo di andare avanti bene con i lavori», ha osservato la professionista, «ma è stato ancora il vento a ostacolarci».
Stefano De Barba
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