Pian Falcina resta di nuovo senza un gestore

Valle del Mis. Il consorzio InDolomiti ha lasciato dopo un solo anno. Aperto il nuovo bando nell’attesa dell’elettrificazione

SOSPIROLO. Non c’è pace per Pian Falcina. Il Consorzio InDolomiti, che si era assunto il compito di gestire il complesso ricettivo del Parco in Valle del Mis, ha lasciato dopo solo un anno. E così il Parco è costretto a cercare un nuovo gestore. Il bando scadrà alle 12 del 5 aprile e le condizioni sono più o meno le stesse del precedente. È stata modificata solo la durata del contratto: non più cinque anni, ma tre.

Da Villa Binotto trapela un certo rammarico, pur nella consapevolezza che era facoltà del Consorzio andarsene prima del tempo: «Hanno dato la disdetta entro il 31 gennaio, com’era previsto dal contratto», spiega il vicepresidente Franco Zaetta. «Peccato, perché il Consorzio aveva fatto un bel lavoro di promozione, ma ovviamente ciascuno deve essere libero di fare le scelte che ritiene migliori». Fra Parco e Consorzio ci sono stati alcuni incontri e la separazione non è stata appesantita da polemiche: «Hanno lasciato perché hanno detto che le spese erano molte e non c’erano ritorni consistenti dalla gestione», continua Zaetta. «Spiace, ma penso che le cose potranno cambiare quando Pian Falcina sarà servita dai servizi indispensabili quali l’elettricità e l’acquedotto».

Al momento, infatti, l’approvvigionamento energetico è garantito solo attraverso un generatore, acquistato qualche tempo fa dal Parco, mentre quello idrico da un serbatoio posto a monte del complesso. Zaetta punta a sistemare la situazione nel giro di tre anni al massimo: «Ci sono a disposizione 300 mila euro del Parco e 100 mila del Comune di Sospirolo. È prematurodire quando sarà avviato il cantiere, ma come Parco auspichiamo che nel 2019 possano essere completate entrambe le infrastrutture».

Mentre si lavora sul versante energetico, si valutano anche ipotesi per il cambio di destinazione d’uso di alcune strutture presenti a Pian Falcina. Per esempio della struttura nata con l’obiettivo di svolgere iniziative di tipo ambientale e culturale, oggi inagibile per il distacco di una vetrata. «Stiamo ragionando in termini di rivisitazione complessiva di tutta l’area», conclude Zaetta. «Vogliamo sviluppare l’area e valorizzarla».

Intanto, però, si cerca un gestore per Pian Falcina. Dovrà occuparsi del parcheggio da 100 posti auto, dell’area di sosta per i camper, del punto ristoro e informazioni, dell’area pic nic, del parco giochi, dei bungalow (a disposizione ci sono complessivamente 24 posti letto). Dovrà essere presentato un piano di gestione compatibile con le finalità del Parco e il canone di concessione a base di gara è di 3000 euro per il primo anno, 5 mila per il secondo e 7200 per il terzo. Il Parco riconoscerà però al gestore tremila euro all’anno per la gestione del centro informativo. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.dolomitipark.it nella sezione Albo dell’Ente. Per info 0439 332913 oppure s.dallacorte@dolomitipark.it.

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