Pian Longhi rinasce tra benessere e sport

Domani l’inaugurazione con molti eventi. Enrico De Bona: «Campo da beach volley, noleggio e-bike e molto altro»

BELLUNO

Pian Longhi riparte e con lui le speranze di rivedere un Nevegal più vivo, attraente e popolato.

L’inaugurazione del nuovo bar-ristorante che sarà il cuore dei tanti servizi offerti dalla nuova gestione si terrà domani a partire dalle 10 e prevede un fitto programma di eventi tra sport (anche in compagnia di alcuni campioni del ciclismo), musica e sane mangiate che andrà avanti per tutta la giornata.

«Domani partiamo subito con un tour in bicicletta in compagnia di Alessandro Ballan, l’ultimo campione del mondo italiano di ciclismo e altri professionisti, tra i quali Andrea Vendrame, che vedremo presto al Giro d’Italia», racconta Enrico De Bona, amministratore di Turistica Dolomiti, «dopodiché ci saranno tornei di calcio, basket e pallavolo, tanta musica, anche con il chitarrista di Vasco Rossi, Maurizio Massimo Solieri, giochi e ottimi piatti».

Ce ne sarà davvero per tutti i gusti e quella di Pian Longhi, in effetti, è una realtà che ben si presta a ospitare un gran numero di attività differenti e che in molti volevano veder rinascere. «L’idea è nata un paio di mesi fa», spiega De Bona, «gestiamo già due casere alle Ronce e da lì è partita l’idea di ampliare la nostra attività anche alla ristorazione. Abbiamo pensato a Pian Longhi, una struttura molto grande e versatile, che da troppo tempo ormai aspettava un rilancio».

È così che la società ha deciso di partecipare a un bando indetto dall’Unione montana Belluno-Ponte nelle Alpi per accedere a un finanziamento utile a coprire gran parte dei lavori necessari per riportare Pian Longhi all’antico splendore.

«Siamo riusciti a vincere il bando da 95mila euro in sei anni, anche se basta vedere cosa è stato realizzato per capire che l’investimento è molto maggiore. Abbiamo iniziato subito i tanti lavori di cui la struttura aveva bisogno», continua De Bona, «da lì è partita una serie di idee che siamo riusciti a realizzare e che continueremo a portare avanti nei prossimi mesi, come l’offerta benessere, con sauna e bagno turco installati all’interno di una delle Casere Stevaliere appena recuperate, sulla quale vogliamo puntare molto, ma abbiamo pronti anche un campo da beach volley, che affiancherà quelli da basket, pallavolo e calcio, il servizio di noleggio per le biciclette elettriche e stiamo valutando anche la possibilità di offrire ospitalità per i cicloturisti. L’idea è sicuramente quella di collaborare con tutti, società e singoli, interessati a sviluppare positivamente l’intera area».

I lavori più impegnativi, però, sono stati realizzati sulla struttura dalla ditta Veneta 21 dell’Alpago, società vincitrice del bando, che ha poi affidato la gestione alla Turistica Dolomiti: «Abbiamo messo mano agli spogliatoi, che non erano più utilizzabili, e apportato diverse migliorie alla struttura, che necessitava di essere rivisitata dopo 19 anni, dei quali gli ultimi due, salvo gli interventi da parte del Coi de Pera per la manutenzione ordinaria, in totale abbandono (l’ultimo gestore, infatti, era stata l’Aics di Belluno, che se n’era andata nella primavera del 2018)».

A pieno regime la gestione impiegherà cinque persone fisse, più altre figure a chiamata e il futuro della struttura è ancora tutto da scrivere, cosa che si potrà fare solo togliendo di mezzo le sterili polemiche sul colle: «Si sente spesso parlare del Nevegal, io dico di mettere sul tavolo tutte le idee e cercare di collaborare quanto più possibile per costruire un futuro assieme. Penso che questa nostra iniziativa dimostri che se c’è la voglia di fare, i risultati arrivano», conclude De Bona, «unire le forze, mettendo da parte le bandiere, aiuterebbe tutti e favorirebbe anche la politica nel prendere le decisioni giuste».

Anche sul fatto se ci sarà o meno la pista da sci di fondo il prossimo inverno, la posizione della nuova gestione è tutt’altro che rigida: «Se c’è la neve sì, altrimenti non ci incaponiremo su questo punto. Siamo un’azienda privata e dobbiamo valutare i costi di ciò che facciamo, sono sicuro, però, che se non ci sarà la neve troveremo qualche altro modo per far divertire la gente». —

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