Piano dei trasporti, la Regione svela il proprio orizzonte

Il treno delle Dolomiti piuttosto che lo sfondamento a nord con una superstrada A Villa Patt di Sedico parte il confronto col territorio, con in testa Confindustria



Il treno delle Dolomiti piuttosto che lo sfondamento a nord con una superstrada che prosegua l’A27.

Oggi è il giorno della verità. La Regione ha convocato a Villa Patt di Sedico tutti gli amministratori pubblici e le categorie economiche per illustrare il nuovo Piano regionale dei trasporti pubblici; e, in questo ambito, si scremeranno le infrastrutture di cui si ritiene la provincia abbia bisogno. In vista dei Mondiali di sci e delle Olimpiadi, ma anche per il decollo economico e sociale di queste terre.

«Non posso che condividere le parole del Governatore Zaia che, nelle scorse ore, ha chiesto un “piano Marshall” per le Olimpiadi», afferma la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton, «le categorie bellunesi sono pronte a fare la loro parte e a diventare attrici di questa fase di ideazione e operatività. Il tema delle infrastrutture riguarda l’intero Paese e sarà posto a tutti i livelli, come ho avuto modo di ribadire al presidente Boccia. Se vogliamo competere come sistema, dobbiamo compiere passi decisi sul fronte degli investimenti».

Proprio ieri Confturismo nazionale ha previsto, a seguito di una ricerca, che l’impatto economico delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 potrebbe aggirarsi su una cifra di oltre 3 miliardi di euro, a fronte di investimenti relativamente contenuti che dovrà sostenere lo Stato, tra i 200 e i 250 milioni di euro, e di altri circa 150 milioni di investimenti privati.

«È una grande opportunità per l’Italia e per il turismo italiano. Speriamo di averne altre», ha commentato il presidente di Confturismo, Luca Patané. Strategico, dunque, è l’incontro di oggi, cioè il Tavolo delle Infrastrutture della Provincia di Belluno con la presenza dell’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti. La presidente Berton, il 15 aprile scorso – a nome di tutti i componenti del Tavolo – aveva consegnato nelle mani del governatore Luca Zaia una lettera unitaria dove si ribadiva l’urgenza di nuove infrastrutture – materiali e immateriali – per il territorio bellunese e dolomitico; dalla sistemazione della viabilità interna alla realizzazione di una strada a scorrimento veloce verso nord.

«Con l’incontro di domani (oggi per chi legge, ndr) avviamo un confronto serrato con la Regione su quelle che sono le priorità infrastrutturali di questo territorio. Con l’assegnazione delle Olimpiadi per il 2026, dobbiamo ulteriormente accelerare il passo. È il momento di programmare il nostro futuro con senso di responsabilità e lungimiranza», afferma Berton, «due sono i fronti: contrastare lo spopolamento e la fuga dalle terre alte, vera emergenza, e farsi trovare pronti per i grandi eventi che da qui alle Olimpiadi ci proietteranno in una dimensione internazionale».

Il Tavolo delle infrastrutture, guidato da Domenico Limana, vede schierate le principali sigle del territorio: Confindustria, Appia Cna, Confartigianato, Confcommercio, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Cgil, Cisl e Uil.

«Confidiamo di trovare un momento di sintesi già da subito. L’unitarietà di tutte le sigle dimostra che il mondo dell’impresa e del lavoro c’è. Adesso è ora che anche la politica faccia la propria parte», conclude Berton. —



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