Piave, due ragazze salvate da bagnanti e carabinieri

La comitiva di amiche era entrata in acqua facendosi sorprendere dalla corrente Un 60 enne di Alano di Piave le ha aiutate ed è stato soccorso a sua volta
Agostini Pederobba il fiume Piave
Agostini Pederobba il fiume Piave

BASSO FELTRINO. Due sorelle di 16 e 20 anni hanno rischiato grosso martedì nel tardo pomeriggio sul Piave, in località CementiRossi. Non riuscivano più a uscire dal Piave e la corrente rischiava di portarle via. A salvarle sono arrivati i carabinieri di Pederobba che sono entrati in acqua e hanno tratto a riva sia loro due che un 60 enne di Alano di Piave che era accorso ad aiutarle. . Martedì pomeriggio in riva al Piave, vicino al cementificio, c’era una comitiva arrivata da Cavaso del Tomba. Le due sorelle, macedoni di origine, nate a Montebelluna e residenti a Cavaso, erano entrate in acqua assieme ad altre due amiche, erano là dove un muraglione prima in cemento e poi in massi si inoltra per alcuni metri sul fiume. Non sapevano nuotare e ad un certo punto si sono trovate in difficoltà. Lì l’acqua è alta 1,60 metri, ma era fredda, la corrente spingeva e c’era il rischio di essere portate via. Cosa accaduta alle altre due che però sono arrivate su una secca e da lì a riva.

Le due sorelle si erano aggrappate ai massi e cercavano di resistere alla forza dell’acqua. E hanno cominciato a gridare. Chi c’era in quel momento in riva al Piave si è accorto che le due sorelle erano in difficoltà ed è stato dato immediatamente l’allarme. Nelle vicinanze c’era un 60 enne di Alano che non ha esitato ad andare in aiuto alle due sorelle, è entrato anche lui in acqua, ha messo un telo da spiaggia attorno alle due ragazze ma non aveva più la forza di tirarle fuori dall’acqua e di uscire a sua volta. È accorso anche un montebellunese per cercare di dare una mano. Intanto erano arrivati due carabinieri dalla stazione di Pederobba che non hanno esitato un istante ad entrare in quell’acqua gelida che arrivava loro fino al collo e hanno portato a riva sia le due sorelle che il 60enne di Alano di Piave che era accorso per primo in aiuto delle due.

Un intervento tempestivo il loro, perché c’era il rischio che non ce la facessero più a tenere la presa e la corrente le portasse via e potessero finire in uno dei pericolosissimi gorghi che ci sono nel Piave. Poi sono arrivati anche i vigili del fuoco e un’ambulanza inviata dal Suem. I paramedici hanno provveduto a avvolgere in coperte termiche le due sorelle macedoni di Cavaso, a dare loro un po’ di ossigeno, ma le loro condizioni erano buone e non c’è stato bisogno di portarle per controlli al pronto soccorso.

Una brutta avventura per le due sorelle di 16 e 20 anni, che se la sono cavata con tanto spavento ma nulla di più grazie all’intervento del 60 enne di Alano prima e dei carabinieri di Pederobba poi che le hanno portate a riva.

Il Piave è un fiume molto insidiosi: l’acqua è gelida, la corrente in alcuni tratti forte, ma soprattutto l’acqua scava buche nella sabbia e ghiaia che c’è nel fondo e si formano dei mulinelli che portano a fondo. È un fiume pericoloso anche per chi sa nuotare, le due sorelle invece non sapevano neppure nuotare ed erano entrate in acqua per avere un po’ di refrigerio. —



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