Piazza dei Martiri, è di Roma il progetto vincente/ FOTO
La piazza del futuro avrà un’unica pavimentazione in pietra locale con due tonalità, riprendendo nei segni la proiezione delle facciate degli edifici storici che guardano il Liston, mentre lo spazio verde non sarà più distinto e definito, ma si sposerà con la piazza, creando un tutt’uno circondato da una panchina che correrà tutt’intorno, anche se in maniera discontinua.
Sulla piazza insisteranno i dehors in legno o legno e tela per i ristoranti o con ombrelloni a fiori per i bar.
Le edicole saranno anch’esse in legno e saranno illuminate di notte. L’illuminazione sarà duplice: una bassa e una alta con cavi tesi proprio sul giardino.
E’ quanto ha ideato lo studio associato di architettura Ricci-Spaini di Roma che si è aggiudicato un doppio primo premio nel concorso di idee bandito dal Comune di Belluno per la piazza dei Martiri e dei dehors.
«Quella che abbiamo pensato è una nuova piazza, dove anche gli alberi sono dei personaggi in una scena unica», ha spiegato ieri l’architetto Spaini dalla terrazza sul Piave sotto l’ex hotel Astor dove palazzo Rosso ha voluto presentare ai cittadini i migliori dei 30 progetti che sono arrivati.
Il concorso di idee, che rientrava nel progetto Interreg Piave-Drava, era partito nel luglio scorso col supporto della Fondazione Architettura Dolomiti guidata da Francesca Bogo e dell’ordine degli architetti bellunese guidata da Alessandro Sacchet, e si era concluso a fine agosto.
A settembre la giuria europea presieduta dal portoghese Joao Nunes, e composta dal l’austriaco Peter Lorenz e dai tre professionisti bellunesi (Marco Oliviero, Alessandro Sacchet e Carlo Erranti) si era riunita nominando i vincitori.
Per quanto riguarda il progetto della piazza, è stato assegnato soltanto il terzo posto ex equo tra Hendrik Jorn Liebich (Bolzano) e i progettisti Marco Dimiziani, Cristina Ortolani, Nicola di Dato e Maria Walcolle (Roma).
Le idee per i dehors, cioè gli esterni dei bar e le edicole, il primo classificato è stato sempre lo studio Ricci-Spaini di Roma, il secondo lo studio associato di Faenza Zoli-Bucci-Galiotto-Montini-Rampazzo. Ed infine al terzo posto si è classificato il progetto dello studio associato Cendron di Venezia (tra i nomi anche quello del bellunese Gianluca Vigne).
I progetti saranno esposti da oggi sul sito del Comune di Belluno e a Villa Patt. Da oggi quindi si aprirà il dibattito sulla piazza Martiri del futuro. La parola quindi spetterà alla gente. Perchè come ha detto l’assessore Paolo Gamba «questo progetto ci porterà ad essere di nuovo i possessori della nostra piazza che deve essere il nucleo dell’accoglienza, della discussione sulla vita della città. Perchè abbiamo bisogno di un cambiamento culturale della città». Il sindaco Antonio Prade ha rilevato come il concorso di idee sia soltanto «il punto di partenza per ragionare insieme del futuro della nostra città, nell’ottica del cambiamento».
Ma a spiegare il senso del concorso è stato il presidente della giuria Nunes che ha parlato «di un’esperienza importante sia per le persone incontrate che per i luoghi visti. E’ stato un momento per discutere della piazza in libertà riscoprendo il valore vero di questo luogo di aggregazione, ma anche di confronto, di stimolo». Un confronto che già in molti chiedono diventi popolare per evitare quanto accaduto col simbolo Dolomiti Unesco.
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