Piazza Duomo libera: si alzano barricate contro i nuovi paletti

La polemica scoppia sul web e rimbalza su Palazzo Rosso Visalli e Ascom chiedono la linea dura per la sosta selvaggia
Primo consiglio massaro
Primo consiglio massaro

BELLUNO. Paletti a scomparsa in piazza Duomo? Neanche a parlarne. L'ipotesi di delimitare lo spazio per le auto con dei piloni, sulla quale sta lavorando l'amministrazione, si schianta contro un muro di contrarietà. La prima a schierarsi contro l'idea è stata Irma Visalli, ma l'hanno seguita a ruota molti cittadini, una guida turistica, un consigliere di maggioranza (Rufus Bristot) e il segretario dell'Unione comunale del Pd Quinto Piol. Nella discussione, che si è sviluppata sui social network, tutti contestano l'ipotesi dei paletti, ma di soluzioni non se ne leggono. «Vanno individuate mettendo sul tavolo tutte le esigenze delle persone che vivono quella piazza: cittadini, residenti, commercianti, disabili», sottolinea il consigliere. «Ma la discussione va affrontata mettendo subito dei paletti chiari e il primo è che la città non può essere deturpata». La soluzione sulla quale sta lavorando l'amministrazione invece, «non va a risolvere nessuno dei problemi che sono stati evidenziati e posti all'attenzione del Comune in questi anni», continua. «Quello che appare, è che così facendo piazza Duomo diventerà una strada». Snaturando il significato di piazza, luogo di incontro delle persone (anche se la vivacità non è una costante delle piazze del centro storico). La Visalli contesta che l'unico principio guida dell'amministrazione sia la volontà di impedire il parcheggio selvaggio, quando i ragionamenti da fare sullo spazio forse più bello della città sarebbero di più ampio respiro.

«La vera sperimentazione si fa mettendo sul tavolo le esigenze di tutti e cercando soluzioni adeguate. Penso che finora si sia solo perso tempo. Valutiamo di aumentare i controlli, per risolvere il problema dei parcheggi in divieto; individuiamo spazi per parcheggi temporanei, in modo da non deturpare la piazza. Tiriamo fuori le esigenze di tutti, ma mettiamo dei principi chiari: la piazza rimanga tale e non diventi una strada; si dia priorità al pedone rispetto alle auto; si privilegino le utenze deboli o problematiche».

All'interno di questa cornice, con un confronto aperto e con tutti i soggetti attorno allo stesso tavolo, va individuata la soluzione migliore per piazza Duomo. «Sono pronta a dare il mio apporto alla discussione», conclude la Visalli. Sono disponibili anche i commercianti, che bocciano i paletti e rilanciano la richiesta di parcheggi per la sosta breve sul lato della Cattedrale: «Io lascerei la piazza libera, com'era prima che iniziasse la sperimentazione», dice Andrea Dal Pont, della Consulta Ascom. «Se il problema è la sosta selvaggia, i vigili facciano i controlli. Se non li mandano fuori dopo le 19 non è colpa nostra. Noi fin dall'inizio sostenemmo che la soluzione ottimale è attraversare la piazza in diagonale, ma senza ostacoli». I commercianti chiedono da tempo stalli a ridosso del Duomo per la sosta breve: «Tre quarti d'ora, come in piazza dei Martiri e davanti alla Provincia, e con i controlli affinché sia rispettata», conclude Dal Pont. «Prima che si facciano scelte, chiederemo di incontrare l'assessore».

Alessia Forzin

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