Piazzola dell’elisoccorso interviene il commissario
Pieve. De Rogatis parlerà col proprietario del terreno per convincerlo a cederlo «Se fallirò con le vie bonarie allora si dovrà procedere per forza con l’esproprio»
PIEVE DI CADORE. Ci proverà anche il commissario prefettizio di Pieve di Cadore Carlo De Rogatis a dirimere il braccio di ferro con il proprietario del terreno dove in parte dovrebbe sorgere la nuova piazzola per l’elisoccorso del Suem e l’Usl 1 Dolomiti.
Un muro contro muro generato dalla richiesta economica del proprietario, quale corrispettivo della cessione, giudicata troppo “elevata” dall’azienda sanitaria. «Non ho avuto il tempo di approfondire l’argomento perchè mi sono da poco insediato», precisa De Rogatis, «ma so che c’è una persona che possiede quest’area e non la vuole cedere per le vie bonarie, a differenza dell’altro cittadino confinante che l’ha già fatto. Anzi, questa persona, per cedere il suo terreno, avrebbe chiesto una somma dalle quattro alle cinque volte superiore al valore di mercato della terra».
Il problema è “grosso” perché, come hanno denunciato gli stessi sindaci del Cadore nei giorni scorsi, sta mettendo in forse la realizzazione della doppia piazzola dell’elisoccorso del 118 di Pieve di Cadore. Un’opera che era stata presentata dall’Usl e salutata anche dall’allora sindaco Ciotti e dalla popolazione tutta come un intervento importantissimo che dovrebbe contribuire a dare una svolta al servizio di urgenza- emergenza del Cadore.
A questo punto, di fronte a queste richieste, l’Usl non potrà che agire con l’esproprio.
«Ma prima di passare a questa soluzione, cercherò di incontrare personalmente il cittadino. Faremo quindi un tentativo per riuscire a trovare un accordo diverso. Se anche questo fallirà, allora da parte mia ci sarà la massima collaborazione con l’azienda sanitaria per le procedure di esproprio».
(p.d.a.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video