Piazzola dell’elisoccorso nel nome di Santin

FORNO DI ZOLDO. In ricordo di Giovanni Santin. Tanta gente all’intitolazione dell’eliporto a Giovanni Santin, protagonista del volontariato sanitario zoldano scomparso nel 2013, con un cippo...

FORNO DI ZOLDO. In ricordo di Giovanni Santin. Tanta gente all’intitolazione dell’eliporto a Giovanni Santin, protagonista del volontariato sanitario zoldano scomparso nel 2013, con un cippo riportante una frase significativa: «Ricordarti è continuare nel tuo esempio. Grazie Giovanni».

«Ci troviamo qui», ha detto commosso il presidente del Servizio di Soccorso ambulanza di Forno, Roberto Zanolli, «per ricordare Giovanni, amico e volontario della nostra associazione, con un gesto concreto della nostra riconoscenza per il suo impegno e disponibilità nei confronti dell’associazione ma ancora di più nei confronti della comunità».

Un ringraziamento al amministrazione comunale per il sostegno nell’iniziativa e alla «la famiglia di Giovanni (la moglie Pierina e i figli Luca e Roberto ) per aver condiviso faorevolmente la nostra idea».

Il cippo è stato realizzato, gratuitamente, dalla ditta Da Rold Marmi, posizionato e allestito da volontari dell’associazione e dai dipendenti comunali nel tempo libero.

Alle12 è iniziata la cerimonia con i ricordi di Zanolli (che ha anche relazionato) e le parole del sindaco Camillo De Pellegrin: «È bello vedere tanta gente», ha evidenziato il primo cittadino, «per rendere omaggio a questo uomo sinonimo di intensità e che ha fatto tanto per noi. E rivolto ai familiari: siate orgogliosi di Giovanni che lascia un segno nella nostra valle e sarà sempre ricordato anche con questo cippo».

Dal sindaco di Forno al sindaco di Chies D’Alpago che è anche presidente di Dolomiti Emergency onlus ed infermiere del pronto soccorso di Belluno». «Giovanni Santin», ha messo in rilievo il sindaco Dal Borgo, «è un simbolo e anche un modello per quello che ha dato in tutte le ore della giornata. Accompagnava i pazienti con il sorriso sulle labbra. Ragazzo sensibile ha dato sempre il massimo delle sue disponibilità. Bisogna continuare il alvoro con la sua intensità».

Quindi la benedizione da parte di don Floriano Pellegrini. «Ricordare e continuare nel suo esempio», ha sottolineato il prelato, «deve essere l’imperativo di tutti. Giovanni trasmetteva tanto entusiasmo».

La chiosa finale a Daniela Gavaz che, a nome della famiglia, ha ringraziato tutti i presenti che hanno voluto ricordare Giovanni che ha avuto sempre passione per il soccorso ambulanza e tanto amore per la famiglia. Aveva anche il senso dell’umorismo ed andava d’accordo con tutti. La famiglia si è detta orgogliosa per l’affetto dimostrato da tutti.

Mario Agostini

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi