Piccin e Zanettin sono in libertà
Il Riesame ha tolto le misure per due degli indagati per il rogo della pizzeria
PIEVE DI CADORE. Piccin e Zanettin liberi. Alessandro Piccin, il gestore della pizzeria incendiata ed esplosa “Mordi e fuggi” ha lasciato il carcere di Baldenich ed è stato rimesso il libertà. È indagato per danneggiamento fraudolento di beni assicurati, incendio doloso aggravato e calunnia per i fatti di aprile, a Pieve di Cadore. Luigi Zanettin ha lasciato gli arresti domiciliari ed è stato a sua volta posto in libertà. La procura della Repubblica lo accusa degli stessi reati, tranne la calunnia.
Il tribunale del Riesame di Venezia ha dato ragione alle argomentazioni dei difensori Jenny Fioraso e Massimo Montino, cancellando il provvedimento cautelare aggravato: «Una cosa che, per la nostra esperienza, non avevamo mai visto», sottolineano gli avvocati, «evidentemente non esistono i pericoli di inquinamento delle prove, fuga e ripetizione del reato. Era molto importante che Piccin e Zanettin uscissero, perché il primo ha un’altra attività di cui occuparsi e il secondo un regolare lavoro. Allo stesso tempo, è possibile che il principale indagato Fabio Laritonda non sia poi così attendibile».
Era stato il reo confesso Laritonda a fare i loro nomi, ottenendo i domiciliari, dopo che nell’interrogatorio di garanzia in carcere si era assunto tutte le responsabilità dell’accaduto. Rimane con questa misura, anche per l’evasione che gli è costata una condanna a un anno e attualmente è in famiglia a Brindisi. Appello a gennaio. È uscito di prigione anche Pasquale Ferraro, il giovane pizzaiolo pugliese, che era rimasto gravemente ustionato e fratturato nell’esplosione dei vapori della benzina. Ha obbligo di dimora e firma a Brindisi.
L’unico che rimane ai domiciliari è il tassista Giuseppe Lauro, che ha cambiato difensore e c’è qualche problema legato a questo per l’istanza di scarcerazione.
(g.s.)
Argomenti:esplosione pieve di cadore
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