Piccoli: «Dimissioni? Si decide a freddo»
BELLUNO. Ventimila voti persi in cinque anni (quand’era ancora Pdl), il minimo storico e una performance peggiore della media regionale. Forza Italia piange il suo 4,5%, ma non vuole prendere decisioni affrettate.
«Il risultato è molto, ma molto sotto le aspettative», confessa il coordinatore provinciale e senatore Giovanni Piccoli. «Del resto veniamo da un lungo periodo davvero difficile, in particolare per gli arresti che hanno travolto il partito in Veneto. Allo stesso tempo siamo felici che Zaia abbia vinto e di far parte della sua coalizione come forza moderata». Piccoli ricorda che la campagna elettorale è stata un grande impegno: «Abbiamo dato tutto il possibile per offrire il nostro apporto alla coalizione, ma quello che mi preoccupa di più è l’astensionismo che a Belluno ha subito un picco peggiore che nel resto del Veneto. Questo ha penalizzato sicuramente anche Forza Italia». Ma nel partito le anime inquiete non mancano e c’è già chi invoca una rivoluzione interna: «Le decisioni non si prendono a caldo», suggerisce Piccoli, «vedremo cosa fare nei prossimi giorni. A Belluno abbiamo fatti di tutto e di più per ottenere un buon risultato, anche se è chiaro che non siamo contenti. Devo ringraziare i candidati, perché hanno lavorato tanto e le loro preferenze, in rapporto al risultato di lista, lo dimostrano», sottolinea Piccoli evidenziando anche: «Il frazionamento nel centrodestra è talmente elevato che bisogna fare un ragionamento complesso sui numeri, andati a vantaggio della Lega. Comunque, se serviranno le dimissioni, le darò». (i.a.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi