Piccoli saluta: «Maraga sindaco fino alle prossime elezioni»
SEDICO. Sarà Roberto Maraga a esercitare la reggenza fino al termine dell’amministrazione Piccoli. La questione sembra ormai certa e se ne parlerà con maggior chiarezza dopo il consiglio comunale convocato per domani alle 18.30.
«Una seduta che parte da un’idea del nostro sindaco», precisa Maraga, «durante la quale gli verrà chiesto di optare per il ruolo di primo cittadino o per quello di senatore».
Un consiglio comunale che in molti si aspettavano dopo la calata a Roma di Giovanni Piccoli. «Giovedì (domani, ndr) parleremo dell’incompatibilità tra i due incarichi», aggiunge il vice sindaco Maraga, «e chiederemo a Piccoli di scegliere. Se da un lato questo ci crea dispiacere, in quanto sappiano che non andremo tutti insieme a concludere il mandato, dall’altro il fatto che il nostro sia il primo sindaco nella storia di Sedico ad andare a Roma ci rende orgogliosi e consapevoli che si tratta di un’opportunità per il nostro Comune».
«Con Maraga ho discusso del fatto che, ai sensi dello statuto comunale, è prevista la possibilità che lui mi sostituisca, in quanto l’attività parlamentare assorbe tantissimo tempo», spiega Piccoli. «Il principio è quello di non stare incollati a due sedie contemporaneamente e di fare la massima chiarezza in fretta».
E Piccoli anticipa già che la sua decisione sarà quella di coprire l’incarico di senatore, con l’obiettivo di portare in capitale le esigenze del territorio bellunese e consentendo nello stesso tempo che l’amministrazione comunale di Sedico possa completare il proprio programma.
Dopo il consiglio comunale di domani, Piccoli avrà dieci giorni di tempo per rendere nota la propria decisione, «ma io comunicherò la mia scelta subito a stretto giro di posta», evidenzia Piccoli.
Nel momento in cui il consiglio prenderà atto di questa comunicazione, dichiarerà decaduto l’attuale sindaco e sarà Maraga a prendere in mano la gestione del Comune.
«Piccoli», sottolinea quest’ultimo, «aveva espresso fin dall’inizio la propria volontà di non rimanere nel limbo. Se la sua decisione, come in questo momento sembra pressoché certa, sarà quella di fare il senatore, io eserciterò la reggenza e mi impegnerò a portare avanti in quest’ultimo anno con l’attuale maggioranza il programma con cui è partita la nostra amministrazione».
«C’è anche da dire», ricorda Maraga, «che questa soluzione è condivisa da tutte le parti, quindi non solo dalla maggioranza, ma anche dalla minoranza, in quanto è necessaria per evitare il commissariamento del Comune, che in questo periodo non sarebbe decisamente un qualcosa di positivo per la nostra realtà».
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