“Piedibus”: pettorine consegnate agli alunni

BELLUNO. Dodici alunni e 7 volontari per la prima esperienza di “Piedibus” nel Comune di Belluno. Il progetto prenderà il via lunedì alla scuola primaria di Badilet, a Castion. Ogni mattina, all’inizi...

BELLUNO. Dodici alunni e 7 volontari per la prima esperienza di “Piedibus” nel Comune di Belluno. Il progetto prenderà il via lunedì alla scuola primaria di Badilet, a Castion. Ogni mattina, all’inizio e alla fine delle lezioni, i 12 bambini percorreranno la strada da casa a scuola a piedi. Due i punti di raccolta in questa fase iniziale, opportunamente segnalati.

Il primo gruppo si radunerà vicino alla chiesa di Faverga. La seconda fermata poco più avanti, all’incrocio con via San Gervasio. Ad accompagnare i bambini, ovviamente, gli adulti volontari, che chiuderanno e apriranno la fila, per garantire la massima sicurezza. Ogni bimbo indosserà la pettorina catarifrangente.

Proprio le casacche sono state consegnate dal sindaco Jacopo Massaro e dall’assessore all’istruzione Valentina Tomasi. Insieme alla pettorina giallo fosforescente, a ognuno dei 12 alunni è stato dato anche un piccolo vademecum con tutte le istruzioni sul funzionamento del “Piedibus” e le regole da rispettare. «L’auspicio è che questa prima sperimentazione dia il via anche all’adesione di altri alunni della scuola (in tutto Badilet ha 78 iscritti, ndr)», hanno evidenziato le maestre. «Siate fieri di essere l’istituto che per primo è stato pronto alle novità e ad accogliere progetti nuovi», ha detto ai bambini il sindaco. «Se riusciamo ad avviare il “Piedibus” è grazie ai volontari che si sono messi a disposizione e alla collaborazione delle insegnanti. “Piedibus” significa più divertimento, più movimento, meno smog».

I volontari sono nonni e genitori, che hanno deciso con entusiasmo e responsabilità di prendersi questo impegno. «Le pettorine saranno poi restituite dai bambini alla fine dell’anno e riconsegnate a settembre», ha spiegato la Tomasi. «In questo modo si insegna ai più piccoli anche ad avere cura e rispetto di oggetti che poi potranno servire ad altri». Altre scuole ora stanno vagliando la possibilità di aderire al progetto “Piedibus”.

«Si tratta di Mur di Cadola, Quartier Cadore e Cavarzano», ha aggiunto la Tomasi, «con cui stiamo portando avanti un percorso di mobilità sostenibile, insieme alla Provincia, in vista dell’avvio del “Piedibus”». Per l’arrivo di sindaco, assessore e del dirigente Fulvio De Bon, i bambini avevano preparato diversi “lavori”: interviste ai nonni (alcune scritte e lette anche in dialetto), che un tempo andavano sempre a scuola a piedi, facendosi anche chilometri, oltre a filastrocche, acrostici, canti. Ospiti d’eccezione nonno Celestino, per 20 anni autista di scuolabus, il primo a Badilet, e la signora Luciana, cuoca della scuola.

Martina Reolon

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