“Pietruzzo” Anastasi alla festa dello Juventus club
BELLUNO. Le immagini in bianconero sullo schermo gigante dei moltissimi gol di una leggenda del calcio come Pietro Anastasi e i commenti di due giornalisti come Massimo Pavan e Nicola De Bonis, che rappresentano lo zoccolo duro del tifo bianconero. E davanti a loro duecento iscritti della Juventus Club Belluno Pavel Nedved, che si è ritrovato venerdì sera a cena al Gallomanja di Belluno, sede di un sodalizio che esiste da tre anni e anche anche in questa stagione ha già superato la soglia dei quattrocento iscritti.
Se Anastasi non ha bisogno di presentazioni, Pavan è vice direttore del sito Tuttojuve.com, diventato il punto di riferimento del tifo juventino e uno dei più cliccati in Italia, mentre De Bonis, con il suo programma Stile Juventus su Radio Manà, è il “baluardo” juventino a Roma, dove la squadra di Agnelli non è certo amata dai laziali e soprattutto dai romanisti.
«Anastasi ha rappresentato il riscatto della gente del sud negli anni 60-70 - ha detto Pavan - è ha dimostrato uno straordinario senso di appartenenza alla maglia».
«Ancora oggi soffro durante le gare della Juve - ha detto il bomber siciliano - e da italiano vorrei vedere giocare gli italiani e non squadre intere di stranieri come ha fatto a volte l’Inter. Ma il calcio è cambiato ed ora i soldi regnano».
Poi aggiunge: «La Juve non è una squadra qualunque, lì non puoi essere contento di arrivare secondo».
De Bonis a Roma è spesso attaccato dagli altri tifosi e ha parlato del rapporto media-Juventus. «Solo in Italia ci può essere questo accanimento contro una squadra. Ho visto dei Tg aprire con le notizie di un gol in fuorigioco, non dei notiziari sportivi. Ha ragione Conte quando dice che bisogna combattere contro tutti».
Tutti d’accordo che la Champions resta un sogno, e anche sul mercato del ds Marotta. «Il miglior acquisto è stato un tecnico come Conte. Ma come dimenticare colpi a buon prezzo come Pogba, Pirlo e Vidal. O quello di Tevez, costato meno di Matri».
Molto sensazionalistico l’intervento dell’ex deputato Maurizio Paniz, che prima ha scaldato la sala con i saluti di Alessandro Del Piero e poi... «Dopo che io ho portato il Sydney a Jesolo, porterò Alessandro a Belluno». Un proclama che a molti ha ricordato le sue interviste salva Sisley di due anni fa, oppure la storiella del milione di posti di lavoro.
Ma per il capitano i cori non mancano mai.
«La Juve qui in ritiro? - ha aggiunto Paniz - ne avevo parlato quattro anni fa. C’era stato uno spiraglio. E anche per portarla a Cortina, prima che al sindaco capitassero i noti guai giudiziari». E anche qui è volato qualche sorrisino fra i tifosi.
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