Pieve: la consulta giovanile è quasi realtà
Venticique ragazzi tra i 14 e i 29 anni hanno partecipato a Pieve alla prima riunione per organizzare il gruppo, a breve lo statuto
PIEVE DI CADORE.
Sono stati 25, i giovani tra i 14 e i 29 anni che venerdì sera nella sala Coletti di Tai hanno partecipato al primo incontro operativo per dare vita alla consulta giovanile del Cadore. I presenti provenivano in maggioranza dal Centro Cadore e dalla Val Boite, ai quali si è aggiunto un rappresentante del Comelico. «Siamo in numero sufficente per costituire la consulta» ha spiegato Giuseppe Martinelli di Avanpieve che ha fatto da moderatore alla serata. «Se funzionerà il passaparola si riuscirà a coinvolgere un numero sempre maggiore di ragazzi». Tra le ipotesi di lavoro necessarie per arrivare alla stesura di uno statuto, la proposta di costituire una maxi consulta che comprenda al suo interno le tre vallate: Centro Cadore, Comelico e Val Boite. Con tutta probabilità, per motivi di operatività dovuta alla distanza, ogni macroarea lavorerà su argomenti diversi, ma con incontri periodici e interscambio di informazioni tra loro. La neonata consulta ha già preso in considerazione una prima ipotesi di lavoro da organizzare a livello cadorino: la tappa cadorina di "Giovani di Note", il concorso musicale, che l'anno scorso è stato ospite di Valle di Cadore, che potrebbe essere il primo lavoro della consulta. All'incontro era presente anche l'assessore alla cultura di Pieve, Maria Giovanna Coletti, che ha sottolineato come per gli amministratori la nascita della consulta sia vista con favore, anche se nessuno dovrà partecipare in prima persona. «I giovani devono camminare da soli ed imparare a lavorare insieme ed essere progettuali». Il prossimo incontro è stato fissato per venerdì prossimo, alle 21, sempre nella sala Coletti di Tai, ed alla quale i tutti i ragazzi, presenti e non, sono stati invitati a partecipare. (v.d.)
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