«Pieve non sarà depotenziato»

Rasi Caldogno rassicura: «A novembre Ostetricia tornerà all’apertura H24»

PIEVE DI CADORE.

«Non ci sarà alcun depotenziamento dell’ospedale di Pieve». Parole del direttore generale della Usl 1 Adriano Rasi Caldogno, che ribadisce: «La chiusura di Ginecologia dalle 20 alle 8 è temporanea ed è dovuta solo a una carenza di personale. Una carenza che speriamo di poter sanare tra ottobre e novembre, quando sarà effettuato il concorso al quale dovrebbero partecipare 30 concorrenti. Oggi la struttura sta pagando la mancata programmazione delle figure di Ginecologia e di Pediatria del passato».

Rasi Caldogno sottolinea gli impegni presi dall’azienda per Pieve: «Dal 23 settembre, una volta alla settimana, sarà aperto a Pieve un ambulatorio oncologico, che era richiesto da tempo. E anche la piattaforma per l’eliporto sta proseguendo il suo iter: è stato trovato un accordo tra un gruppo di professionisti e l’associazione degli ingegneri e grazie a ciò tra ottobre e novembre inizierà la progettazione. L’inizio dei lavori potrebbe avvenire alla fine del 2017 o al massimo all’inizio del 2018. Non si può, quindi parlare di depotenziamento della struttura ospedaliera cadorina».

Il direttore dell’ospedale Zanella ha parlato dell’emergenza medici, iniziata in primavera. «A maggio abbiamo perso un medico, altri due se ne sono andati a giugno, altrettanti a luglio e uno infine ad agosto. Va tenuto conto», ha aggiunto il direttore, «che con l’estate arrivano anche le ferie e per legge è necessario rispettare il periodo di riposo degli operatori».

«Quindi per forza maggiore», ha commentato il primario Geremia Russo, «abbiamo dovuto attuare il “piano B”, ovvero una riduzione drastica del personale, adottando la disposizione temporanea di lasciare solo un medico in servizio sulle 24 ore, al posto dei due abituali. In ogni caso», ha aggiunto Russo, «la “sala parto” sarà sempre funzionante per le criticità, con l’assistenza garantita di un’ostetrica. Consigliamo alle future mamme, quelle che dovrebbero partorire a settembre, di rivolgersi a Belluno, dove in casi particolari sarà possibile anche utilizzare Casa Tua 1».(v.d.)

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