Piloti in volo all'aviosuperficie di Moldoi

L'associazione di Rovereto ha scelto il bellunese per il raduno
 
SOSPIROLO.
I piloti di montagna hanno scelto Belluno per festeggiare i 25 anni della loro associazione. A distanza di undici anni dall'ultima visita in città, l'associazione italiana piloti di montagna (Aipm) di Rovereto ha voluto omaggiare il Bellunese con una due giorni di presenza, sabato e domenica scorsi, di una quarantina tra piloti esperti negli atterraggi in montagna, aderenti all'organizzazione. «Abbiamo scelto il comune alpino perché è un ambiente a noi familiare», spiega il presidente Francesco Frezza. «Qui si sono formati tanti amici e soci che hanno fatto storia nella nostra disciplina. Inoltre l'aeroclub di Belluno possiede il disciplinare Enac per l'abilitazione dei piloti agli atterraggi in montagna e questo è importantissimo per il nostro raduno». Sabato scorso al mattino l'arrivo della compagnia all'aeroporto "Dell'Oro" seguito poi da un incontro conviviale nel vicino ristorante "La buona tavola". Le nuvole e il cielo grigio non hanno fermato i più intrepidi che, dopo l'atterraggio, hanno dato vita sul campo a una straordinaria parata di aerei. Il gruppo ha proseguito la permanenza con una visita pomeridiana al centro storico, una cena presso il ristorante "Al Borgo" fino all'annuale assemblea che si è svolta all'hotel Europa. La cerimonia si è aperta con un ricordo della nascita dell'associazione e degli ex presidenti per poi concentrarsi sull'approvazione del bilancio e la discussione sul miglioramento della legge Gex che autorizza l'atterraggio anche su pendii non segnalati fuori aeroporto sia a fondo erboso che innevato. Ma la visita dell'Aipm ha interessato, anche Sospirolo, dove all'aviosuperficie di Moldoi, nei pressi di villa Zasso - si sono svolte le prove di volo e di atterraggio in pendenza che hanno visto librarsi in aria ben otto aerei in arrivo dall'aeroporto di Belluno. Tra le presenze più celebri sono da annoverare quella del colonnello pilota Francesco Volpi, 96 anni e in piena attività, impegnato sul fronte russo nella seconda guerra mondiale, è cofondatore e presidente dell'arma aeronautica di Trento. E quella di Fiorenza De Bernardi, prima pilota di linea italiana e figlia di Mario De Bernardi, uno dei leggendari piloti dell'aereonautica militare italiana durante la prima guerra mondiale.

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