Pingitore chiede conto delle manutenzioni sui ruscelli cittadini

BELLUNONon abbassare la guardia e continuare con la manutenzione degli argini e la pulizia degli alvei. È quanto chiede, in un’interrogazione presentata a palazzo Rosso, il consigliere comunale...

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Non abbassare la guardia e continuare con la manutenzione degli argini e la pulizia degli alvei. È quanto chiede, in un’interrogazione presentata a palazzo Rosso, il consigliere comunale Francesco Pingitore.

Il consigliere cita una serie di luoghi cui riservare particolare attenzione. Ad esempio via Pietriboni, allagata nel 2002/03 e successivamente interessata da lavori ad hoc. Ma la «solita bomba d’acqua», spiega il consigliere, è tornata a colpire proprio le stesse abitazioni del 2002. «Pericolosa» anche la situazione in via Santa Chiara, sul ponticello del ruscello del Rui. Ed ancora la situazione di San Liberale, con gli ultimi fenomeni di luglio. «L’acqua non faceva in tempo a passare sotto il ponticello» spiega Pingitore, «usciva fuori dagli argini con una quantità impressionante di detriti trasportati».

Pingitore è andato in via Pietriboni di persona con un tecnico, constatando come l’alveo e l’argine del ruscello non si vedano più. In via Santa Chiara, prosegue l’interrogazione, si sta già procedendo per la sistemazione della grossa ghiaia ma sotto il ponticello il ghiaino crea ancora problemi in caso di forti piogge.

Questa situazione, aggiunge Pingitore, è stata segnalata dall’amministrazione comunale agli uffici regionali. Ma Pingitore, sollecitato dalla preoccupazione degli abitanti delle zone, interessate, chiede all’amministrazione di «non fermarsi solo ai primi lavori di pulizia dei ghiaioni del ruscello del Rui, di non abbassare la guardia e di far pulire l’area sottostante il ponticello di Santa Chiara».

Ci dev’essere, insomma, un monitoraggio continuo e una «seria prevenzione» per evitare nuovi allagamenti. A fare danni, infatti, non è solo la ghiaia: oltre ai detriti fanno bella mostra si sé anche pneumatici lasciati «dai soliti bifolchi» conclude Pingitore. —

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