Pioggia a dirotto, partenza ritardata per la 24 Ore Castelli

Un acquazzone fa saltare i piani dell’organizzazione, poi il fruscio delle bici nella notte, si chiude alle 22
24 Ore Castelli
24 Ore Castelli

FELTRE. Imbucata alla festa del ciclismo, la pioggia caduta torrenziale a mezz'ora dal via, ha messo i bastoni tra le ruote alla 24 Ore Castelli che doveva partire alle 22 ma è stata inevitabilmente ritardata. Doveva essere una notte con qualcosa di speciale, ma si è scontrata con l'incubo temporale, che ha costretto gli organizzatori a sospendere momentaneamente il via, dando appuntamento alle 23 per un aggiornamento della situazione. Una beffa, perché il pomeriggio era stato caldo e soleggiato. La situazione è cambiata in serata, con un primo acquazzone che ha fatto scappare molti spettatori durante la presentazione delle maglie delle 87 squadre, indossate dalle miss sul palco di largo Castaldi. Una tregua aveva fatto sperare, ma il secondo temporale alle 21.15 è stato impietoso.

Ecco tutti i parecipanti alla 24 Ore Castelli

Con la speranza che oggi migliori, la città spera di asciugarsi per mettersi in sella per la manifestazione che unisce sport e spettacolo, portando oltre 850 corridori. Ci sono campioni che pedalano a fianco degli amatori, anche se quest'anno i professionisti sono trasparenti ai fini della classifica in seguito alla segnalazione di un concorrente bellunese che lamentava la violazione regolamentare. Dispiacere degli organizzatori, ma nessun freno alla festa dentro e fuori l'anello di 1.850 metri attorno alle mura, che all'apparenza può sembrare facile e invece è tutto in apnea. E mentre nel circuito si combatte alla conquista del maggior numero di giri, all'esterno del tracciato ci sono gli stand dei team che assistono i propri atleti con musica, allegria e intrattenimento. C'è il motore della passione nelle gambe dei partecipanti, ma anche dietro l'allestimento e il colpo d'occhio è di festa e fatica.

E gli appassionati possono anche ammirare alcuni pezzi di storia del ciclismo, esposti nel "truck Rudy project" in via Roma. Oggetti indossati nelle gare olimpiche, maglie, occhiali e persino un pezzo di porfido della Parigi-Roubaix portato dal belga Johan Museeuw, anche lui presente a Feltre, tre volte vincitore proprio della classicissima delle pietre, oltre che del Mondiale 1996. In piazza Isola invece è posizionato il pullman del team Colombia che funge da appoggio alla squadra Wilier Triestina, a sottolineare l'internazionalità della gara. Sette i team stranieri, ma c'é anche chi pedala da solo: sono ventidue only one (uno dalla Siria), tra cui due donne.(sco)

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