Pioggia di euro su viabilità e ospedale
FELTRE. Entro il 2018 le prime opere finanziate con i fondi dei comuni di confine e con la quota di cofinanziamento di altri enti, primo fra tutti la Regione, saranno riconsegnate ai committenti fatte e finite. In palio ci sono quaranta milioni di euro, al netto della compartecipazione, destinati ai comuni confinanti e contermini, di prima e seconda fascia, per i sei anni che vanno dal 2013 al 2018. Una volta che l'organismo Odi avrà dato il via libera alle schede dei progetti, sono previsti sei mesi per la progettazione preliminare e poi un periodo variabile, che dipende dalla complessità delle singole opere, per passare alla progettazione definitiva e infine esecutiva. E ieri, in Unione montana feltrina, alla presenza dei sindaci di Feltre, Cesio e Sovramonte, si è illustrata la distribuzione dei fondi ripartiti sulle sei aree di intervento. Ogni area di intervento ha un capofila e un soggetto attuatore.
La partita più consistente, hanno detto Paolo Perenzin, Michele Balen e Federico Dalla Torre, è quella relativa alla viabilità, con ente capofila Quero-Vas. Sono stanziati 27 milioni di euro, cui si aggiungono quasi 19 milioni di cofinanziamento regionale, per sistemare le due strade provinciali di Col Perer e Cadorna e le due regionali Feltrina in collegamento con il trevigiano e Passo Rolle in collegamento con Primiero. «L'intervento sulla viabilità è corposissimo ma legato alla Regione che è ente attuatore», ha spiegato Federico Dalla Torre, già presidente di Umf e in probabile odore di riconferma. «Con i sindaci ci siamo accordati per la quota di un terzo imputabile agli enti e due terzi alla Regione».
La seconda partita importantissima, in ordine alla somma stanziata e alla valenza comprensoriale, è quella legata agli ospedali di Feltre e Lamon (ente capofila Lamon). La compartecipazione finanziaria regionale dovrebbe tradursi in quattro milioni distribuiti fra i due ospedali. Con quattro milioni di euro la piastra chirurgica sarà dotata di tutto quello che serve, mentre sei milioni sono destinati al completamento dell'opera di ristrutturazione dell'ospedale di Lamon che aumenterà la capienza di posti letto dagli attuali 48 ai 72 definitivi. «I comuni proponenti mettono un terzo delle risorse finanziarie e non di più», ha detto Dalla Torre. «Riteniamo fondamentale che la Regione faccia la sua parte per gli ospedali del territorio, entrambi con valenza interprovinciale. Il fondo stanziato dai proponenti deve essere solo uno sprone, non sostituirsi alla contribuzione dell'ente attuatore».
Il progetto di riorganizzazione funzionale dell'ospedale di Lamon, che riguarda l'antisismica e sarà finanziato dall'Usl e quello per la ristrutturazione sono già stati trasmessi in Regione, sezione Edilizia ospedaliera e a finalità collettive. La giunta di palazzo Balbi ha già erogato un milione di euro, stanziato nel 2014 dal riparto del fondo sanitario per Lamon che aveva già ottenuto il parere favorevole della commissione per l'investimento in tecnologia e edilizia (Crite) tre anni fa. L'intervento complessivo sfiora i quattro milioni.
Fra gli altri interventi che chiamano in causa enti pubblici e privati con le rispettive quote di compartecipazione, ci sono il progetto del cicloturismo e promozione del territorio (undici milioni di euro), quello dell'ospitalità diffusa (due milioni 170 mila euro), cultura fra Forte Leone e recupero di fortezze a castelli (quasi sei milioni di euro), impianti sportivi, piscine e palaghiaccio per quasi nove milioni di euro.
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