Pioggia e vento, Valbelluna sott'acqua FOTO / VIDEO / MAPPA

Forti temporali hanno colpito la Valbelluna causando frane, allagamenti e black out. Due frane hanno bloccato l'Alemagna e la Feltrina, ora riaperte

BELLUNO. Allagamenti, frane, straripamenti, voragini che hanno inghiottito l’asfalto e black out. L’allerta diramata dalla Protezione civile regionale lo aveva annunciato e i temporali che ieri hanno investito la provincia hanno puntualmente martoriato la Valbelluna, finita sott’acqua in coincidenza dei passaggi di due celle temporalesche originatesi nell’Italia nord-occidentale.

allagamenti belluno normale

La prima (meno violenta) è transitata poco dopo le 13.30, quando un violento nubifragio ha investito il Feltrino, raggiungendo poco dopo il capoluogo e i Comuni limitrofi, in particolar modo Santa Giustina, Sospirolo, Sedico e Ponte nelle Alpi. In città diversi gli allagamenti registrati nelle vie Garibaldi, San Lucano e Lungardo e nelle aree immediatamente limitrofe al parco Città di Bologna, dove la rete fognaria e i tombini non hanno retto all’improvviso sovraccarico d’acqua. Il secondo nubifragio, intensificato da forti raffiche di vento, si è abbattuto nei fondovalle bellunesi verso le 18.30, scaricando volumi d’acqua decisamente maggiori. Una sessantina gli interventi che alle 21 di ieri sera avevano visto impegnata una cinquantina di vigili del fuoco tra permanenti e volontari.

via garibaldi normale

Disagi in città. Trasformate (due volte) in veri e propri torrenti le vie Garibaldi (dove alcuni negozianti sono dovuti ricorrere all’utilizzo di barriere in legno per proteggere la mercanzia) e all’intersezione tra via Lungardo e le scalette di via Rivizzola, con locali e negozi finiti sott’acqua. Disagi anche in via San Lucano, dove il nubifragio di ieri pomeriggio ha provocato temporanei black out e fatto saltare l’impianto semaforico in ingresso a piazza del Duomo, con conseguenti disagi alla circolazione. In via Lambioi, invece, una voragine di quasi un metro quadrato si è (nuovamente) aperta nell’asfalto, obbligando la polizia locale a interdire il traffico veicolare. Situazioni critiche anche in via Vittorio Veneto, a Cavarzano (in via Luigi Cima) e a Levego, in via Meassa, dove sono stati diversi i privati che hanno richiesto l’intervento dei pompieri per liberare dall’acqua garage e scantinati. In serata temporanei black out hanno interessato le abitazioni di via San Biagio e Vittorio Veneto.

Scuola allagata a Sedico. La pioggia ha creato forti disagi anche nella scuola per l’infanzia di Sedico, con i vigili del fuoco che hanno dovuto liberare gli scantinati invasi dall’acqua, mentre a Ponte nelle Alpi (oltre ad alcuni allagamenti in via dei Zattieri) un’auto è rimasta per diversi minuti bloccata dall’acqua in coincidenza del sottopasso vicino al campo sportivo di Polpet. Sul posto si sono portati i pompieri, ma l’automobilista era già riuscito a far ripartire l’auto e scongiurare il pericolo.

A Cesiomaggiore, invece, un fulmine ha incendiato un palo dell’Enel, senza provocare danni a cose o persone ma lasciando alcune utenze senza alimentazione elettrica.

Straripamenti. La zona più colpita è stata la frazione di Bolago (Sedico), dove in serata sono state decine le richieste di intervento dei residenti, che segnalavano la fuoriuscita dai loro alvei di alcuni piccoli torrenti, con temporanei black out. Problemi analoghi, seppur senza eventi particolarmente critici, sono stati registrati in diverse aree del Feltrino, dove l’acqua dei torrenti ha invaso le strade comunale e gli scantinati delle abitazioni.

Frane a Feltre e Cortina. Uno smottamento ha riversato fango e sassi sulla provinciale 348 in località Carpen, provocandone la chiusura. Le intense piogge hanno interessato anche il Comune di Cortina, dove poco dopo le 20 si è registrato uno smottamento in località Acquabona. Sul posto pompieri e personale Anas, costretti a chiudere il tratto interessato della statale 51 di Alemagna.

Aggiornamento del 14 ottobre: entrambe le strade sono state riaperte.

La mappa dei danni

L’evento meteo. A originarlo sono state due celle temporalesce originatesi nel Veronese e risalite dal Vicentino. Il loro passaggio ha scaricato nella sola città di Belluno 21 millimetri d’acqua in appena dieci minuti. Sono i dati, forniti dal centro meteorologico Arpav di Arabba e relativi alla prima ondata temporalesca che ieri pomeriggio, tra le 14 e le 15, ha investito la Valbelluna.

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