Piol: «Gidoni ha strumentalizzato gli alpini»
L'affondo: «Se ama le penne nere, partecipi alla festa dell'Unità d'Italia»
Quinto Piol
BELLUNO.
«Non è una proposta di legge organica, è solo uno spot partitico. L'ennesimo deplorevole tentativo di marchiare l'Ana con il simbolo leghista o comunque sfruttarne il legame con il territorio». Parole di Quinto Piol, esponente del Pd, che parla però come iscritto all'Associazione nazionale alpini, dopo le polemiche sollevate dal deputato leghista Franco Gidoni per la bocciatura della legge sul reclutamento dei militari volontari nelle truppe alpine. «Non sapevo niente di questa legge. Credevo a una mia svista, poi mi sono rincuorato quando ho letto che neppure il nostro presidente nazionale Corrado Perona ne era a conoscenza, anzi si lamentava come ancora una volta si tirava in ballo l'Ana per questioni partitiche. Ho letto che Gidoni se la prende con l'opposizione (ma non hanno la maggioranza autosufficiente?), poi ho cercato in internet il testo della proposta di legge e dopo averla letta mi sono indignato: mi aspettavo chissà cosa, ma ho trovato l'ennesimo spot partitico. E' vero, da quando è stata "sospesa" la leva obbligatoria, è crollato il numero degli alpini provenienti dall'arco alpino e di conseguenza si è perso buona parte dell'originario legame con il territorio. Concordo con l'esigenza di un riequilibrio, ma per cortesia lasciamo fuori dagli scontri politici un'associazione amata e stimata in Italia e nel mondo. Se si può e si vuole fare una legge utile, la si faccia con contenuti efficaci e finanziamenti certi e non ancora una volta a carico di comuni e province (come prevede la citata proposta di legge). Senza bandierine partitiche e soprattutto dopo un confronto con l'Ana». Piol dice basta alle strumentalizzazioni: «Non ci possono essere alpini di serie A e alpini di serie B. Ne tantomeno militari che fanno lo stesso lavoro, condividono gli stessi rischi e vengono retribuiti in modo diverso a seconda del luogo di provenienza. Caro deputato Gidoni, chi ama gli alpini ne condivide i principi e i valori e il rispetto dei simboli come il cappello, la bandiera tricolore e l'inno nazionale. Fra qualche giorno si festeggia i 150 anni dell'Italia, un'Italia per la quale molti alpini hanno versato il loro sangue e donato la loro vita. Partecipare a questo straordinario "compleanno" con convinzione è un modo irrinunciabile per dimostrare vicinanza agli alpini». (a.f.)
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