Piove dentro la palestra del Renier
BELLUNO. Piove nella palestra dei licei Renier. Un problema segnalato già lo scorso anno, e poi ancora qualche settimana fa, dalle società sportive che usano la struttura per gli allenamenti.
E l’ultimo, in ordine temporale, a far presente lo stato di cose, definendolo «a dir poco imbarazzante», è Andrea Fiabane, che frequenta la palestra per un corso. «Da oltre un anno piove dentro», spiega. «Il linoleum si sta sollevando e il muro si sta scrostando. In qualità di cittadino e di padre mi vergogno. I danni che si stanno provocando per la negligenza di qualche ente vanno ben oltre un po’ di acqua sul pavimento».
La situazione si ripresenta ogni volta che piove molto, soprattutto nei casi di violenti acquazzoni, che purtroppo si verificano sempre più spesso. Al Renier c'è stato anche un problema con le pulizie: fino al 1° ottobre le società hanno dovuto arrangiarsi a pulire il campo e per diversi giorni hanno potuto usare gli spogliatoi ma non le docce. «Non siamo intervenuti non per ignoranza o per negligenza, ma per mancanza di risorse», fa presente Ezio Lise, consigliere della Provincia di Belluno con delega all’edilizia scolastica. La gestione del plesso del Renier, come quella delle altre scuole superiori, è in capo infatti a Palazzo Piloni. «Sappiamo bene quale è la situazione al Renier. Proprio in questi giorni stiamo ordinando gli oblò e presto si interverrà per sostituire quelli che sono danneggiati e che provocano le infiltrazioni d’acqua dal tetto. Il ritardo è dovuto al fatto che ci mancavano le risorse per poter fare questi acquisti. Il problema è grave, lo sappiamo, e si dovrà anche provvedere a effettuare interventi di isolamento».
L’ente di Palazzo Piloni, a maggio dello scorso anno, era intervenuta all’istituto superiore di Mier con lavori per un importo di 100 mila euro, finanziati dallo Stato, per l'adeguamento sismico della palestra. Interventi che avevano previsto opere edili, con rinforzi e controventature in acciaio. «Il fatto preoccupante è che non è solo il Renier ad aver bisogno di opere», prosegue Lise. «Un po’ tutti gli edifici scolastici presentano situazioni, più o meno gravi, per cui è necessario intervenire. La questione è sempre quella delle risorse: il poco che abbiamo a disposizione è impiegato per l’adeguamento alle norme sismiche e antincendio. I fondi bastano a fatica per le manutenzioni, ma bisogna lavorare sulla sicurezza, che viene prima di tutto».
Martina Reolon
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