«Piscina, uffici al lavoro sul progetto»
L’assessore ai Lavori pubblici Luigi Alverà traccia i suoi obiettivi: in testa l’impianto natatorio ma anche la palestra di roccia
CORTINA. Vedere realizzare un po’ di opere pubbliche da tempo chiacchierate, ovvero passare dalle parole ai fatti: è questo il sogno nel cassetto di Luigi Alverà, vice sindaco di Cortina d’Ampezzo nella nuova giunta di Gianpietro Ghedina, in carica da giugno. Un vice sindaco con assessorati di peso in una Cortina che si sta apprestando ad ospitare i Mondiali di sci alpino nel 2021: Lavori pubblici, Patrimonio, Tavolare, Sport, Protezione civile, Cultura (con delega specifica al consigliere Benedetto Gaffarini).
Cinquantacinque anni, di professione perito industriale, Alverà non è nuovo alla pubblica amministrazione, tanto da essere stato definito da qualcuno “l’Andreotti” della politica ampezzana.
Alverà, si riconosce in questo paragone?
«Dipende un po’ che cosa si intende con questa definizione. Sicuramente ho un percorso lungo in campo sociale e amministrativo, per scelta. Tra Sportivi Ghiaccio, associazioni varie, Gis e amministrazione comunale, da 35 anni mi trovo a relazionare con persone di tutti i tipi, e con questa lunga esperienza ho sviluppato un’importante capacità di dialogo. Non so però se l’anonimo che mi ha definito tale lo ha detto in senso positivo o negativo».
I Lavori pubblici sono sicuramente l’assessorato più importante. Qual è l’opera che vorrebbe vedere realizzata durante il suo mandato?
«Tante! Ma se devo sceglierne una, la piscina».
Un’opera che tutta Cortina, ma anche i turisti affezionati, attendono e hanno richiesto con forza alla precedente amministrazione. Come sta andando avanti l’iter?
«Ora l’ufficio dei Lavori pubblici sta preparando il progetto preliminare sulla base del finanziamento di 10 milioni dai Fondi di confine, cui vanno aggiunti due milioni di fondi propri. Il progetto preliminare definisce le linee guida su cui intervenire per la ristrutturazione dell’immobile e la sistemazione dell’area adiacente, quindi la strada di accesso, il parcheggio. Il progetto preliminare per i primi mesi del 2018 sarà pronto. Poi passeremo la pratica al commissario straordinario per i Mondiali, che ne curerà il progetto esecutivo e definitivo, e le procedure per l’appalto».
Non c’è il rischio che il commissario faccia slittare la piscina in avanti nel tempo, dando priorità alle opere strettamente legate a i Mondiali?
«È chiaro che il commissario prenderà in esame prima le opere strettamente legate ai Mondiali, cosa che sta già facendo, ma subito dopo – si tratta di qualche mese – anche la piscina».
Palestra di roccia: a che punto sono i lavori e il bando per la gestione?
«Stiamo completando gli ultimi arredi interni per renderla affidabile in bando, compreso il bar. Il bando è in fase di rifinitura. Non è semplice, gli addetti ci stanno lavorando: si tratta di una struttura che deve essere gestita da persone specializzate nel settore, se vogliamo che funzioni bene. L’obiettivo è di affidare la gestione entro Natale, se qualcuno si farà avanti».
E se il bando dovesse andare deserto?
«Ci penseremo».
Il Comune ha acquistato recentemente il sedime dell’ex ferrovia. Che idee ci sono in proposito?
«L’ufficio sta completando il progetto di allargamento del tracciato per ottenere spazi sufficienti per i ciclisti e per i pedoni. Un intervento che è finanziato da 800 mila euro di fondi comunali e 1,2 milioni dai Fondi di confine. Anche in questo caso sfrutteremo il commissario per accelerare l’iter burocratico di un’opera molto importante. Nel progetto cercheremo di inserire, una volta trovate le risorse, anche l’illuminazione dell’ex ferrovia verso Zuel».
Aeroporto sì o no?
«Non abbiamo ancora materiale sufficiente in mano per poter fare una valutazione in merito. Nel frattempo abbiamo sistemato l’area, dopo esserne rientrati in possesso, ad eccezione dell’hangar, che permarrà in custodia alla ditta concessionaria, fintanto che il Tribunale di Belluno non si pronuncerà in merito al contenzioso in essere».
Si notano in effetti in giro per Cortina delle manutenzioni accurate del territorio.
«Sulle manutenzioni il personale in questi mesi ha lavorato tanto e bene. Una particolare attenzione è stata data agli sfalci, anche in zone vicino l’ex ferrovia; è stata sistemata l’area di Fiames; sotto la scuola elementare è stata sistemata l’area del campetto; ieri abbiamo accesi i fari nel parcheggio di Largo Poste. Il personale durante l’emergenza della frana di Alverà è sempre stato pronto a partire, anche di notte, dimostrando grande disponibilità».
Che situazione ha trovato negli uffici, e come pensa di organizzarli per il futuro?
«Ahimè, ho trovato poco personale, e questa è una situazione che riguarda tutti gli uffici del Comune. In questi mesi ho chiesto al personale presente di fare uno sforzo per chiudere alcune pratiche vecchie e mettere nelle condizioni di trasferire le attività al commissario. Il personale ha dato la massima disponibilità. Non dimentichiamo che sull’ufficio dei Lavori pubblici è stata scaricata tutta l’emergenza della frana di Alverà, che è stata molto pesante. Per il futuro, sono stati fatti due concorsi per mobilità per avere due tecnici in più. Non è tuttavia cosa facile trovare qualcuno che voglia venire a lavorare qui a Cortina».
Le piacerebbe tornare alla Gis, oggi SeAm, dove è stato per oltre dodici anni?
«No, ogni cosa ha il suo tempo, alla Gis ci sono già stato, ora do il mio contributo qui».
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