Pista di atletica e pedane rotte la Firex attacca Palazzo Rosso

Il Comune ha partecipato al bando Sport e periferie senza il progetto esecutivo  «Per risparmiare non sono arrivati i contributi e la nostra attività è a rischio»



Il comune non vince il bando Sport e periferie. Così la Firex Belluno resta senza spazi adeguati. Mancava il progetto esecutivo per accedere a questo importante finanziamento, grazie al quale si sarebbe potuta sistemare la pista di atletica del Polisportivo, datata 1986 ed assolutamente bisognosa di un restyling. Ma non se ne farà nulla, almeno fino al prossimo anno. In questo modo, una società da oltre 300 tesserati rischia di dover limitare la propria possibilità di crescita, complice la cronica carenza di impianti in provincia.

si coltivano talenti

«Dal punto di vista sportivo le cose vanno benissimo», spiega Piero D’Incà, direttore tecnico della Firex. «Quest’anno abbiamo ottenuto risultati eccellenti, sia a livello individuale che di squadra. Qualificazioni a fasi regionali ed interregionali, partecipazioni a campionati italiani e così via. L’ultimo è stato l’Europeo disputato dal nostro Cristopher Cecchet. La maggioranza degli atleti è under 20 e quando ti occupi dei giovani fai anche un lavoro sociale».

condizioni critiche

Ma adesso l’attività rischia di andare avanti a rilento. Attualmente, al Polisportivo si potrebbero disputare solamente gare a livello provinciale, in deroga, mentre è impossibile organizzare qualcosa di più grande. «Manca la buca delle siepi, le pedane sono vecchie e rattoppate… Non ci è proprio consentito organizzare a Belluno nessuna gara di livello regionale o nazionale, con conseguente perdita di visibilità e aggravio di costi per la nostra società. Ogni settimana dobbiamo sobbarcarci trasferte da centinaia di chilometri».

niente fondi dal bando

Il Comune dal canto suo si era mosso, partecipando al Bando Sport e periferie. Ma se da una parte alcuni criteri avevano consentito di ottenere un po’ di punti, dall’altra c’è stata una mancanza fondamentale. Non è stato presentato il progetto esecutivo, bensì il definitivo. Avrebbe significato avere 5 punti in più per entrare in graduatoria. Secondo la Firex la mancanza è dovuta alla volontà di risparmiare, ma sarebbe stato meglio un piccolo investimento in più che perdere poi una cifra sostanziosa. Come effettivamente avvenuto. Il Polisportivo resterà così, chissà ancora per quanto tempo.

pista troppo libera

«Al di là delle condizioni della pista, i problemi non mancano», continua D’Incà. «Senza il bando, sono saltati anche i tornelli per regolamentare l’accesso al campo. I nostri ragazzi devono allenarsi mentre persone non autorizzate passeggiano in pista, senza contare quanti la sera entrano e lasciano poi bottiglie vuote e quant’altro».

Un problema da risolvere in fretta, anche perché l’atletica provinciale reclama spazi. Qualche pista c’è, ma l’unica completamente a norma è ad Agordo. «Ma basta uscire dal nostro territorio e troviamo piste perfette e omologate ovunque. Persino sull’isola di Murano, a Venezia».

La situazione Polisportivo va dunque affrontata. I lavori da fare sono tanti: la stessa illuminazione dei riflettori è fioca e, in caso di partite di calcio serali, non si vede chissà quanto bene. In qualche modo allo stadio bisogna intervenire, d’altronde il miglior modo di potenziare il benessere di una comunità è sempre quello di far fare più sport a tutti. Ma occorrono impianti e strutture adeguate.—





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