Pit stop per poppata e pannolino / FOTO
BELLUNO. Bella la fame. Una poppata per una cinquantina di piccoli, al seno delle loro mamme, in piazza dei Martiri. Un girotondo in riva alla fontana, all’ombra dei vecchi cedri residenti, affinché la luce del mattino non disturbasse i giovanissimi cittadini. Donne e alcune bambine, perché in qualche maniera si può allattare anche la bambola: un allenamento per quando si sarà madri. Il flash mob della Casa delle Mamme di Belluno ha lasciato disabitato per qualche minuto il gazebo parcheggiato accanto al listòn, ma doveva sensibilizzare sul tema dell’allattamento alla luce del sole. Senza vergogne. Senza inspiegabili pudori.
Un gesto dolcissimo, oltre che indispensabile per diventare grandi, che però non è visto con la stessa tenerezza di una volta. Altrimenti non sarebbe nato il progetto dei punti allattamento “Tempo di latte”: un servizio, che finora ha coinvolto 14 locali e negozi del centro, ma le adesioni sono sempre aperte. Alcuni già attrezzati con il fasciatoio, altri che garantiscono un angolino o anche solo una sedia: «Una poppata collettiva, tra Belluno e Feltre, che aveva, appunto, la volontà di sensibilizzare le mamme. L’atteggiamento nei confronti delle donne che allattano è veramente cambiato e capita che queste vengano guardate quasi con distacco, se non addirittura con fastidio», spiega Valentina Gaggiato della Casa delle Mamme di Belluno, «dovrebbe essere una delle cose più naturali per una mamma, eppure c’è chi si sente nientemeno che a disagio. Deve rimanere un momento meraviglioso, anche di comunicazione con il proprio bimbo, che abbiamo voluto condividere con tante altre ragazze, al riparo da eventuali luoghi comuni e siamo molto contente che in molte siano intervenute».
La novità è la nascita di questi punti di allattamento, allestiti manco a dirlo da donne, grazie anche all’aiuto di Comune di Belluno, Ascom e lo sponsor Boccanegra G. Stefani mobili: «Un progetto che consiste nell’offrire alle mamme degli spazi, nei negozi del centro, dove, senza l’obbligo di comprare per forza qualcosa, possono fermarsi ad allattare, cambiare e accudire il proprio bimbo», riprende Gaggiato. «Scontata la calda accoglienza, ci sarà come minimo una seggiola e, se lo spazio sarà sufficiente, anche un fasciatoio per il cambio del pannolino».
I locali saranno riconoscibili da un adesivo e sono: Centro culturale Piero Rossi (piazza Piloni) Parafarmacia Olistica (via Cavour), La Bottega del Caffè (piazza dei Martiri), Bank 4 Fun (via Caffì), Centro giochi Ambarabà (galleria Carrera), Fiore di Loto (via Mezzaterra) e Il Tronchetto Bazar (via Mezzaterra) mettono a disposizione anche il fasciatoio; Libreria Tarantola (via Roma), Wonderland (via Roma), Giornali e Caffè (via Vittorio Veneto), Cecchella 0-16 (via Psaro), Erboristeria Eufrasia (via Matteotti) e bar Dolcevita (via Caffi) sono attrezzati per la poppata: «Dobbiamo ringraziare tutti, con la speranza che i posti in cui poter allattare aumentino, in maniera da poter dare delle opportunità in più alle nostre madri».
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