«Più controlli, altrimenti chiudiamo»

L’appello dei venditori ambulanti. Il presidente Schenal: «I Comuni non ci ascoltano ma i mercati vanno ridisegnati»
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. «La situazione dei mercati settimanali nella nostra provincia è disastrosa soprattutto a causa del disinteresse delle amministrazioni comunali».

È dura la critica del presidente dei venditori ambulanti di Confcommercio, Gualtiero Schenal, ai Comuni, a cui chiede di agire al più presto per evitare che i mercati scompaiano. «Alla già critica situazione dei mercati», esordisce Schenal, «legata alla crisi economica che non ha risparmiato nessuno in questi anni, si aggiunge e si consolida un generale disinteresse da parte delle amministrazioni, in merito alla regolamentazione dei mercati, alla gestione dei principi basilari sui quali dovrebbe fondarsi l’attività mercatale tra cui i controlli per evitare quelle pratiche di concorrenza sleale incontrollata che, minando la qualità dell’offerta, sviliscono il settore».

Il presidente del comparto si dice consapevole del fatto che «i Comuni sono sotto organico, che devono occuparsi di altre tematiche, ma è anche vero che i mercati rappresentano da sempre un tassello fondamentale per l’economia e la socialità del territorio in particolar modo in realtà montane come la nostra. Abbiamo lanciato tante volte l’allarme ma è sempre rimasto inascoltato. E ora ci sentiamo abbandonati».

Per Schenal la soluzione sarebbe a portata di mano attraverso la Durc, quel documento necessario per verificare se le attività sono in regola e se pagano le tasse. «Sono in numero sempre maggiore gli abusivi, a scapito di chi segue le regole, di chi paga quei 500-600 euro di tassa di plateatico a cui si aggiungono le spese dei rifiuti», dice ancora Schenal che parla di «molteplici vendite di licenze da parte degli ambulanti». «Già è difficile sbarcare il lunario, se poi ci si mette anche la concorrenza sleale allora stiamo combattendo ad armi impari. Quando sono stato eletto», ricorda l’esponente di categoria, «ho inviato una lettera a tutti i primi cittadini della provincia chiedendo maggiori controlli nei mercati, a partire dagli orari, dai posteggi, e da chi viene a vendere».

Insomma la situazione si sta facendo pesante e gli ambulanti chiedono una presa di posizione netta da parte della politica. «Così non si va avanti. Consideriamo soltanto la situazione a Ponte nelle Alpi dove la divisione in due tronconi del mercato ha creato non pochi disagi, tanto che ieri abbiamo incontrato l’amministrazione comunale. Nel mercato settimanale pontalpino mancano dei settori, le bancarelle iniziano a diminuire perché i commercianti ambulanti si sono stancati. La stessa cosa sta accadendo nel comune capoluogo», conclude Schenal. «Tante bancarelle se ne stanno andando. Ma questo pare non interessare alle amministrazioni che finora non ci hanno ascoltato. Ma ora la misura è colma e serve al più presto una soluzione».

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