«Più reparti, ma stesso personale»

Il sindacato Uilpa di polizia penitenziaria: «A Baldenich seri problemi di organico»

BELLUNO. «Gli eventi critici che si registrano in maniera sempre più di frequente in ambiente carcerario ci hanno convinto a non partecipare alla celebrazione del 199° anniversario del Corpo di polizia penitenziaria che si terrà negli istituti del Triveneto, poiché riteniamo che la situazione attuale non giustifichi alcun festeggiamento».

La presa di posizione è della segreteria regionale Triveneto Uilpa di polizia penitenziaria, secondo cui «la situazione sta davvero precipitando».

Anche a Belluno, dove negli ultimi mesi la casa circondariale di Baldenich «ha visto l’apertura di nuovi reparti, nello specifico le sezioni “nuovi giunti” e “articolazione e salute mentale” dopo la chiusura di quella femminile: è cioè aumentato il lavoro, ci sono più posti di servizio da coprire, ma il personale è rimasto lo stesso di prima. Sulla carta si parla di 90 unità di personale in organico, nella realtà siamo meno ma anche quei 90 non sono assolutamente sufficienti per coprire tutti i turni richiesti dal servizio di sorveglianza 24 ore su 24. E non dimentichiamo che è stato anche prolungato l’orario per i colloqui familiari, su richiesta possibili anche la domenica, che ha comportato l’estensione al doppio turno e, quindi, alla presenza di un agente in più. Così non si può andare avanti, è assolutamente necessaria una riorganizzazione della pianta organica a Baldenich».

Una ridistribuzione degli spazi interni, invece, è già stata fatta. «La sezione articolazione e salute mentale, ricavata nell’ex ala femminile, è stata parzialmente adeguata alle nuove esigenze. Sono stati rifatti i bagni e qualche altra piccola miglioria c’è stata: in tutto sei posti, già pieno. Poi ha aperto la sezione “transito primo ingresso”, l’ex sezione isolamento: 4 posti. Numeri piccoli, vero, ma è comunque necessaria una postazione fissa per la vigilanza h24. La verità è che eravamo pochi prima e il problema non si è certo attenuato, anzi». (ma.ce.)

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