Plebiscito, Feltre e Belluno contrari alla cerimonia

Vidori di Indipendenza veneta avrebbe messo una corona a porta Dojona e in piazza Maggiore. «Un evento apolitico»
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Manifestazione vietata. I Comuni di Belluno e Feltre non hanno concesso a Massimo Vidori, consigliere nazionale di Indipendenza Veneta, di ricordare con una breve cerimonia il 150esimo del plebiscito che portò all’annessione del Veneto al regno d’Italia. Vidori avrebbe voluto fare un’iniziativa a metà fra il culturale e lo storico, senza dimenticare l’identità veneta.

«Ma non una manifestazione politica», spiega. «Avremmo posizionato una corona di alloro davanti a porta Dojona, a Belluno, e alla base della colonna Marciana, in piazza Maggiore a Feltre. Nella richiesta avevo indicato dimensioni, il metodo di fissaggio per la sicurezza e la data di rimozione. Sarebbe rimasta un mese». Ad abbellire la corona ci sarebbe stata anche una scritta: “In onore e gloria di San Marco dopo 150 anni. I Veneti”.

«L’obiettivo era quello di ricordare il plebiscito del 1866. Plebiscito che molti osservatori definiscono oggi una farsa: si pensi che furono predisposte urne diverse per il Si e per il No e che vi furono 641.758 favorevoli e soli 69 contrari, un dato statisticamente impossibile. Ma non volevamo entrare in questa questione: solo dare rilievo al fatto che domani (oggi, ndr) si celebrano i 150 anni del Veneto annesso all’Italia».

La cerimonia sarebbe stata breve e sobria, Vidori aveva fatto richiesta come da prassi in Questura ma i Comuni di Belluno e Feltre non gliel’hanno autorizzata. «La segreteria del sindaco di Belluno mi ha risposto che questo tipo di apposizioni viene fatto solo nelle commemorazioni ufficiali e istituzionali. Ho chiesto se c’era un regolamento e mi è stato risposto di no, che si tratta di un orientamento consolidato. E pensare che sopra porta Dojona c’è un bassorilievo che ritrae il leone di San Marco, uno dei pochi esemplari sfuggiti a Napoleone. Risale al 1400, è un pezzo pregiato. Avere una corona di alloro sotto la porta avrebbe magari invitato qualche bellunese ad alzare lo sguardo e ad ammirare il bassorilievo».

Vietata la manifestazione a Belluno, ieri è arrivato anche il niet di Feltre: «Le motivazioni sono analoghe a quelle addotte dal Comune di Belluno, che le corone di alloro vengono apposte solo in commemorazioni di tipo istituzionale», conclude Vidori. «Ma a Feltre sono anche preoccupati perché dicono che l’alloro potrebbe macchiare il marmo se lasciato a contatto con la superficie della colonna per un mese. Appare evidente l’imbarazzo delle amministrazioni, quelle addotte sembrano scuse».

Vidori comunque non si arrende: oggi sarà davanti a porta Dojona a fare volantinaggio per spiegare quello che è successo.

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