Pm10, cinque sforamenti e ritorna l’emergenza

FELTRE. Altri cinque sforamenti consecutivi di concentrazioni di Pm10. È durata poco la tregua dell'inquinamento, che ha fatto respirare aria pulita per una settimana, ma nei giorni scorsi è tornato ad alzarsi sopra il limite, superando il tetto dei 50 microgrammi per metro cubo da giovedì 21 a lunedì 25. Dopo aver sfiorato il livello di guardia martedì 19 con 49 microgrammi, la serie nera registrata dalla centralina di via Colombo è ricominciata con un valore di 60 ed è proseguita con una raffica di sforamenti da 59 venerdì scorso, 57 sabato, 59 domenica e 61 l'altro ieri. L'emergenza smog insomma è tornata a farsi sentire, rialzando l'allarme in un gennaio che finora ha contato sedici giornate da disco rosso su venticinque per le polveri sottili, quasi una su due, mentre la concentrazione media è salita a 61 microgrammi, bollata come mediocre nella scala dell'Arpav.

Per dare l'idea, la media complessiva del 2015 si è attestata sui 22 microgrammi, all'interno del limite di legge di 40. Considerando poi che è trentacinque al massimo il numero tollerato di giorni fuorilegge per le Pm10, Feltre è arriva quasi alla metà. Preoccupa anche il confronto della qualità dell'aria con il resto della provincia, perché a Belluno città gli sforamenti sono fermi a 2 e nell'area di Pieve d'Alpago non se n'è registrato ancora nessuno. L'amministrazione sul tema è sensibile, ma non ha la bacchetta magica. Si sta lavorando infatti sulla revisione del Piano per la riduzione dell'inquinamento, con l'intenzione di potenziare la campagna di sensibilizzazione sul tema del riscaldamento domestico da biomasse, che dai dati emersi e dalle indagini consolidate, è la componente più rilevante nel determinare l'innalzamento dei livelli di polveri sottili. (sco)